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LE PARTI METALLICHE DEGLI EDIFICI IN LEGNO

LE PARTI METALLICHE DEGLI EDIFICI IN LEGNO

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UNA COMPONENTE FONDAMENTALE DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO E’ COSTITUITA DAGLI ANCORAGGI, DALLE VITI E DALLE PIASTRE DI CONNESSIONE IN ACCIAIO, CHE HANNO IL COMPITO DI LEGARE LE STRUTTURE TRA LORO E AL PIANO DI APPOGGIO.

Buongiorno Architetto. Intanto vorrei complimentarmi per la chiarezza e completezza della sua guida sulle case di legno che ho comprato qualche mese fa e ritengo sia un importante punto di riferimento.
Scrivo per avere dei chiarimenti riguardo le famose “connessioni o piastre metalliche e relative viti a supporto”, capire se possono subire deterioramenti particolari nel tempo causa umidità o salsedine al sud Italia o in Sicilia per esempio. Capire insomma quali sono i possibili problemi e le migliori precauzioni per proteggere queste parti dell’edificio che magari, se mal progettate, potrebbero alla lunga risultare dei “punti deboli”. Grazie.


Le case prefabbricate impiegano il legno (in forma massiccia o lamellare) per la realizzazione delle strutture portanti verticali, orizzontali e di copertura, ma sono comunque presenti molte parti metalliche con diverse importanti funzioni.
Gli ancoraggi utilizzati nelle case in legno sono degli elementi di fissaggio in acciaio ad “L”, denominati hold-down, che hanno la funzione di fissare gli elementi portanti verticali delle pareti (montanti del telaio o pannelli in x-lam) ai cordoli in cemento armato della platea, impedendo il sollevamento delle strutture in presenza di forze di trazione laterali. Tali elementi sono calcolati nella dimensione (si arriva a 40 cm di altezza), nelle proporzioni e nel numero per garantire stabilità strutturale e resistenza uniforme alle sollecitazioni sismiche.

Gli hold-down vengono fissati al legno mediante chiodature o viti, mentre la connessione con il calcestruzzo di fondazione avviene tramite tasselli chimici o barre filettate.
Tali elementi si impiegano non solo per l’ancoraggio delle pareti esterne ai cordoli di base, ma anche per le pareti interne e per unire tutte le pareti agli eventuali solai intermedi in legno.
Le caratteristiche del legno e il gran numero di elementi metallici impiegati comportano un’elevata solidità della “scatola” portante dell’edificio, con qualità antisismiche superiori a molte strutture in laterocemento.
E’ intuibile pertanto l’importanza di utilizzare elementi che rispondano alle esigenze di calcolo e pertanto certificate. La normativa italiana (fortunatamente) esclude l’impiego di ancoraggi “da fabbro”, le cui capacità di resistenza non possono essere garantite. Per questo motivo sconsiglio di rivolgersi a ditte di case prefabbricate provenienti da paesi dell’est extra UE, che non rispondono ai requisiti minimi richiesti, pur offrendo generalmente prezzi inferiori alla media. Questi costruttori risparmiano parecchio proprio nella componentistica metallica, che risulta quasi sempre scadente e pertanto inadeguata al compito.

Oltre agli ancoraggi sono presenti barre filettate per la giunzione delle pareti prefabbricate a telaio, oltre alle graffature dei pannelli (che assolvono a loro volta una funzione strutturale). In alcuni casi vengono previsti pilastri e travi in acciaio per rinforzare e controventare alcuni punti “vuoti” dell’edificio.
Anche le contropareti tecniche per il passaggio di impianti sono realizzate in molti casi mediante orditura metallica (anche se molte aziende di case prefabbricate preferiscono impiegare semplici listelli in legno).
E’ dunque evidente che le case in legno contengono (inevitabilmente) molto acciaio, indispensabile per garantire solidità e resistenza del fabbricato. Va ribadito che tali elementi devono essere garantiti e certificati, per assicurare il corretto funzionamento e la durata nel tempo.
Stabiliti tali requisiti, in condizioni ordinarie, le componenti strutturali metalliche non richiedono alcuna manutenzione e non sono soggette a degrado.

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