Architetto Paolo Crivellaro
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RIVESTIMENTI NELLE CASE IN BIOEDILIZIA

RIVESTIMENTI NELLE CASE IN BIOEDILIZIA

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LE RECENTI TENDENZE NELL’ARCHITETTURA DELLE CASE PREFABBRICATE ECOLOGICHE PREVEDONO UN LARGO IMPIEGO DI MODERNE SOLUZIONI DI RIVESTIMENTO DI FACCIATA.

Gentilissimo Architetto, mi sto facendo preparare il progetto da un mio carissimo amico suo collega, abbastanza giovane e inesperto (anch’io ho 25 anni), di cui mi fido, ma che vorrei appoggiare ad uno studio come il suo per curare certi aspetti (sono laziale, non le chiedo nemmeno se le interessa…..).
Un punto che vorrei curare è l’utilizzo di doghe in legno che mi piacciono molto abbinate ad un aspetto moderno (non voglio vedere tetti pendenti, ma solo un tetto piano, se possibile…..) e grandi vetrate scorrevoli. Non capisco se questo doghe vanno fissate sul cappotto o lo sostituiscono, se sono una soluzione valida (mi hanno parlato di pareti ventilate) e durano nel tempo, dato che nmi preoccupano parecchio le manutenzioni. Nuove sono bellissime, ma un domani……..

Buongiorno e grazie dei molti suggerimenti che ho trovato nel libro e nel suo interessante blog.
La casa che vorrei è un po’ particolare, nel senso che a differenza di molti mi piacerebbe su tre piani (al piano terra living, al secondo camere, al terzo uno studio open space). Cosa ne pensa?
Inoltre vorrei rivestire gran parte della casa con dei pannelli in geopietra colore grigio chiaro, da abbinare al resto della casa che vedrei di colore tortora. Le sembra una cosa che possa funzionare, magari con degli infissi grigi e travi sbiancate? Grazie mille, la leggo sul blog.


Le molte e collaudate soluzioni di rivestimento di facciata attualmente disponibile sul mercato consentono di arricchire e personalizzare a piacimento le facciate delle costruzioni in legno, rendendone estremamente interessante l’aspetto architettonico.
I sistemi più diffusi appartengono al settore delle pietre ricomposte o ricostruite che spaziano dagli elementi singoli da incollare al cappotto sino ai pannelli leggeri preassemblati da fissare con tasselli.
Nel primo caso gli effetti estetici sono notevoli ed estremamente realistici, ma va approfondita la tenuta allo “strappo” dell’intonaco, considerando che si tratta di vere e proprie pietre, di un certo spessore e peso (anche economico).

Nel secondo caso la leggerezza al metro quadro dei pannelli (il cui costo è generalmente inferiore) ed il tipo di fissaggio (più efficace, non impiegando colle) rende queste soluzioni molto indicate in abbinamento alle case in legno, ma non sempre gli effetti estetici sono paragonabili alle pietre vere. Per questo motivo sconsiglio di rivolgersi verso prodotti troppo economici da bricolage (che presentano motivi seriali e ripetuti, estremamente artificiali su ampie superfici). Al contrario sono reperibili senza difficoltà ditte italiane che offrono prodotti ricomposti di origine naturale con un’ampia gamma di soluzioni cromatiche adatte a tutte le esigenze.
Anche la posa in opera andrà affidata ad artigiani esperti, evitando il fai da te.

Negli ultimi anni si sono diffusi moltissimo i prodotti di rivestimento di facciata in legno o similari, il cui effetto estetico (soprattutto in abbinamento ad architetture di stampo moderno) è estremamente d’effetto.
La tendenza è quella di privilegiare i rivestimenti a doghe in wpc o altri materiali compositi, evitando il legno vero (con l’eccezione del larice) a causa del repentino viraggio cromatico e della necessità di frequenti e costose manutenzioni alle facciate, soprattutto nelle zone di città.
I rivestimenti in legno composito impiegano un impasto di polvere di legno con additivi e polimeri plastici; si tratta di un prodotto naturale in quanto ottenuto in prevalenza (circa il 60%) con scarti della lavorazione del legno e plastica riciclata, che non richiede manutenzioni particolari, non ingrigisce, non si deteriora (muffe, tarli), pur avendo un aspetto del tutto simile alle doghe di legno naturale. Va evidenziata anche l’elevata resistenza meccanica e agli agenti chimici ed atmosferici, al contrario del legno naturale che si scheggia con facilità in caso di urto e risente particolarmente dell’esposizione allo smog, al sole ed alla pioggia.

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