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EPS O FIBRA DI LEGNO PER IL CAPPOTTO?

EPS O FIBRA DI LEGNO PER IL CAPPOTTO?

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Buongiorno Architetto,
la seguo con molto interesse da molto tempo sul sito caseprefabbricateinlegno.it .
Mi permetto di disturbarla in quanto avrei una domanda da porle alla quale l’architetto che mi segue e altri tecnici hanno risposto con affermazioni più svariate.
Costruirò una casa prefabbricata in legno a La Spezia – zona climatica (a) D, gradi giorno 1.413, con la seguente parete esterna di 28 o 31 cm:

– Intonaco finale precolorato
– intonaco sotofondo con rete di rinforzo
– cappotto isolante esterno da 5 o 8 cm
– trattamento antiumidità
– pannello masonite
– scheletro in legno massiccio di abete bianco o rosso di prima qualità dello spessore di 12 cm con interposto materassino dello stesso spessore in lana di vetro ad alta densità
– barriera a vapore in polietilene atossico
– pannello masonite
– fibra di legno 5 cm
– pannello in gesso
– tinteggio interno finale

Il mio dubbio è sull’isolamento esterno.
Ho chiesto la fibra di legno di cm 5 (kg/mc 160) anche se prevede un aumento di circa € 2500 mentre il mio tecnico asserisce che basterebbe EPS da 6 o 8 cm (kg/mc 20).
Altri mi mettono in guardia sul fatto che nel tempo l’intonaco può avere delle fessurazioni e la fibra di legno se inumidisce è da sostituire altri ancora mi dicono che vista la ns zona la fibra di legno ha un comportamento migliore per il caldo estivo ed infine c’è chi mi consiglia di mettere (ammesso si possa fare) EPS altezza 1 mt eppoi fibra di legno.
Non so più a chi dar retta. Può chiarirmi lei le idee?
La ringrazio in anticipo se vorrà aiutarmi e la saluto cordialmente.


epsEntrambe le soluzioni sono accettabili e collaudate.
L’EPS (polistirolo espanso) è un materiale derivato dal petrolio prodotto sotto forma di pannelli di vario spessore che presentano eccellenti valori di isolamento termico.
I principali vantaggi sono:

  • la leggerezza, che rende estremamente maneggevole questo materiale durante il trasporto e la posa;
  • l’economicità, con un rapporto costi e prestazioni termiche elevatissimo;
  • l’impermeabilità all’acqua, che evita passaggi di umidità dall’esterno;
  • un ottimo potere termoisolante grazie a valori di conducibilità termica ridottissima (tra 0,027 e 0,031 W/m² K).
  • la stabilità e l’inattaccabilità da parte dei materiali da costruzione comunemente utilizzati in edilizia (cemento, calce e gesso), acidi e alcali;
  • l’inattaccabilità da parte di muffe, funghi e batteri trattandosi di un materiale inorganico;
  • la robustezza meccanica e la resistenza a radiazioni e fenomeni atmosferici come sole, pioggia e vento garantisce una lunga durata dei cappotti in EPS;
  • pur essendo un prodotto di sintesi chimica, è atossico ed interamente riciclabile in edilizia o per altri utilizzi.

Ovviamente esiste qualche “contro”, quale una resistenza al fuoco limitata a 450°C, trattandosi di un composto contenente idrogeno e carbonio, che peraltro rilascia fumi di combustione tossici.
Per questo motivo in edilizia si utilizza ESP addittivato a ritardata propagazione di fiamma.
fibra di legnoL’EPS impiegato come cappotto nella costruzione di case in legno a basso consumo non traspira (nonostante qualche produttore affermi il contrario) e va sempre abbinato ad una barriera al vapore sul lato interno.
Trattandosi di un materiale molto leggero l’apporto nei riguardi dello sfasamento termico estivo è chiaramente molto basso.
Della fibra di legno ho parlato ripetutamente e mi limito a sottolineare che:

  • il valore di conduttività è superiore (perciò isola meno dell’EPS);
  • al contrario, i valori di fonoassorbenza e fonoisolamento sono superiori;
  • il fabbisogno di energia primaria è nettamente a favore della fibra di legno, trattandosi di scarti di lavorazione del legno;
  • la traspirabilità è molto elevata;
  • la fibra di legno può raggiungere valori di densità molto elevati che consentono di migliorare i valori di sfasamento termico estivo soprattutto nelle pareti a telaio;
  • la reazione al fuoco resta simile all’EPS (per migiorare il comportamento si deve passare alla lana di roccia);
  • i costi sono abbastanza elevati e comunque superiori ai cappotti in polistirene.
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