L’IMPORTANZA DELLA CAMPIONATURA
La prima è il classico costruttore molto conosciuto, mentre l’altra è una falegnameria locale che realizza da qualche anno strutture complete (in zona ne hanno costruite parecchie e se ne parla bene).
In realtà il progetto è semplice e mi sentirei più tranquilla rivolgendomi ad una ditta di esperienza, ma il costo è un po’ più alto (circa 12.000 €) e dovremmo effettuare la campionatura all’estero e non in Italia.
Sarebbe tutto pagato e spesato, ma questa cosa mi disturba non poco a causa della distanza.
Ho insistito per farla nella sede italiana, ma mi dicono che potremmo vedere ben poco e quasi tutto su catalogo. Il livello di finitura è fino agli impianti (abbiamo deciso in base ai suoi consigli), per cui le finiture sarebbero escluse.
Non le nascondo che è proprio questo aspetto che mi sta spingendo verso la ditta italiana, ma non vorrei pentirmi fra qualche anno.
La campionatura di un edificio in muratura tradizionale in opera avviene a più riprese durante i lavori, in tempi abbastanza dilatati.
Chi ha vissuto l’esperienza di costruire casa con un impresa di costruzioni ricorda bene che molte decisioni erano prese direttamente in cantiere (soprattutto relative al posizionamento dell’impianto elettrico o della disposizione dei sanitari dei bagni).
Un paio di pomeriggi presso il centro espositivo per scegliere i pavimenti e le piastrelle, qualche catalogo per le porte, generalmente con poche alternative, decidendo velocemente colori e modelli, spesso sulla carta o su qualche campione.
Quasi sempre non mancavano i ripensamenti ed alcune decisioni venivano rimandate, sino all’ultimo istante utile.
Un vantaggio certamente innegabile era il limitato stress.
La campionatura di una casa in legno prefabbricata (chiavi in mano) è estenuante ed obbliga il cliente ad un notevole impegno, in quanto ogni aspetto della costruzione andrà scelto in pochi giorni, senza ripensamenti, prima di mandare in produzione la struttura, ordinare gli infissi, gli impianti e le finiture.
Andrà studiato con cura l’arredo per la disposizione di luci, prese ed interruttori, il progetto (esecutivo) della cucina, i sanitari dei bagni (comprensivi di schede tecniche).
Una casa in legno non prefabbricata è un po’ più gestibile e vicina al concetto di cantiere tradizionale, così come livelli inferiori al chiavi in mano permettono qualche ripensamento in più.
Il vantaggio di una campionatura blindata chiavi in mano (oltre alle garanzie fornite da un unico costruttore di rifermento) è la possibilità di concentrare ogni decisione in un ambito dedicato, soprattutto se il centro campionatura risulta ricco di scelte e di ampia dimensione.
Ultimata la campionatura, il cliente si può dedicare serenamente ad altre attività, in attesa di entrare nella nuova abitazione, pochi mesi dopo.
Nei panni del lettore, la distanza dal centro espositivo (dubito che debba andare in Australia) sarebbe l’ultimo dei problemi e non dovrebbe costituire un motivo valido per optare per l’altra azienda.
La preferenza verso il costruttore locale dovrebbe basarsi su ben altre argomentazioni (anche economiche, perché no), poiché i centri campionatura delle grandi aziende sono sicuramente dei punti di forza a vantaggio del cliente.
Questa cosa del posizionamento dei mobili e delle prese non la capisco. Ma il progettista (architetto o ingegnere che sia) non fornisce un progetto con tutti questi dettagli già pianificati? In tutti i progetti disponibili in rete si vedono anche i mobili già posizionati negli ambienti. Perchè dice sempre che bisogna impazzire durante la campionatura per queste cose?
Il progetto di massima dell’arredo non è sufficiente, in quanto serve un esecutivo dell’impianto elettrico.
Anche le disposizioni presenti nelle case a catalogo andranno personalizzate e comunque definita la posizione di prese, punti luce e interruttori.
Non si tratta di impazzire, ma di curare a fondo questo aspetto e per esperienza non è un’attività così scontata.