Architetto Paolo Crivellaro
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Paolo Crivellaro
ESPERTO IN BIOEDILIZIA
SOSTITUZIONE EDILIZIA CON UNA STRUTTURA IN LEGNO

SOSTITUZIONE EDILIZIA CON UNA STRUTTURA IN LEGNO

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SONO SEMPRE PIU’ FREQUENTI LE SITUAZIONI IN CUI CONVIENE DEMOLIRE E RICOSTRUIRE UN FABBRICATO ESISTENTE FATISCENTE, RISPETTO ALLA TRADIZIONALE RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA, APPROFITTANDO ANCHE DEI CONTRIBUTI FISCALI IN MATERIA.

Mia moglie ha ricevuto in donazione un terreno su cui insiste un fabbricato adibito a magazzino/garage.
A seguito di richiesta è stato concesso dal Comune il cambio d’uso in residenziale con intervento di ristrutturazione senza modificarne sagoma, volumetria ed altezza.
L’intenzione sarebbe quella di demolire per poi installarvi una casa in legno rispettando i parametri indicati nell’intervento approvato (ristrutturazione con stessa sagoma, volumi ed altezza del vecchio fabbricato).
Da come interpreto la guida dell’Agenzia delle Entrate, rientrerei nell’ipotesi delle ristrutturazioni (IVA al 10%) e potrei usufruire delle detrazioni 50% fino a giugno 2013 o 36% successivamente.
La mia ipotesi può essere corretta?


L’ipotesi è corretta.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito a più riprese quali interventi possono godere degli incentivi fiscali per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica, che da giugno 2013 saranno equiparati all’aliquota di detrazione IRPEF del 36%.
In particolare, attraverso le circolari n. 57/1998, 36/2007, ma soprattutto la circolare 01/07/2010 n. 39/E, ha chiarito che gli interventi innovativi di ristrutturazione edilizia mediante demolizione e ricostruzione sono ammessi al beneficio delle detrazioni fiscali solamente in caso di fedele ricostruzione, nel rispetto di volumetria e sagoma dell’edificio preesistente.

Dai benefici sono esclusi gli interventi “piano casa” che prevedano la demolizione con ampliamento, equiparabili a “nuova costruzione”.

E’ da specificare che, nel rispetto di volume e sagoma preesistenti, è ammesso lo “spostamento” dell’edificio su una nuova area di sedime, che non comporta il decadimento delle incentivazioni.
La ricostruzione può ovviamente avvenire avvalendosi di un’azienda di case in legno, con evidenti vantaggi relativi alla classificazione energetica ed ai consumi.
Non tutte le voci di spesa sono detraibili e sono fissati dei tetti massimi, ma gran parte del lavoro può rientrare nei benefici fiscali.

E’ fondamentale che la ditta di case prefabbricate fornisca il massimo della collaborazione, emettendo una fatturazione separata o fornendo perlomeno una distinta delle lavorazioni soggette ad incentivi con un elenco dei prezzi applicati (pareti, tetto, infissi, impianti….).

Nello specifico, si tratta di una pratica piuttosto complessa che andrà affidata ad un tecnico progettista (meglio ancora, con il supporto di un commercialista di fiducia), facendo attenzione ai frequenti aggiornamenti delle leggi, che possono modificare velocemente lo scenario normativo.

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3 Commenti

  1. Avatar
    Anonymous Luglio 17, 2013

    In caso di demolizione e sostituzione con struttura in legno rispettando tutti i vari parametri imposti dalla normativa, si evitano gli oneri concessori, che ritengo essere il vero scoglio tra ristrutturare una casa e costruirne una nuova.
    Grazie

  2. Avatar
    Anonymous Luglio 17, 2013

    Doveva essere una domanda 🙂 ma ho dimenticato il “?”

  3. Avatar
    Marco Settembre 04, 2016

    La demolizione di una casa in muratura di tre piani + mansarda e la ricostruzione di una casa in legno di un piano in meno (quindi due piani + mansarda) rientrerebbe in questo cosiddetto “caso di fedele ricostruzione”, o siamo al di fuori perché cambierebbe l’altezza? Secondo voi esistono ditte in grado di costruire in legno su tre piani + mansarda?
    Grazie

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