DURATA E SVANTAGGI DEGLI EDIFICI IN LEGNO
IL TIMORE DI REALIZZARE UNA COSTRUZIONE NON DURATURA E DI SCARSA SOLIDITA’ RESTA AMPIAMENTE DIFFUSO, ANCHE TRA I POTENZIALI INTERESSATI ALLE CASE IN LEGNO PREFABBRICATE A BASSO CONSUMO DI ENERGIA.
Case prefabbricate: svantaggi rispetto ad una casa costruita in tecnica tradizionale.
Tengono il mercato a distanza di anni?
La qualità rimane inalterata dopo i 40/50 anni?
Si legge tanto sul prima e durante. Ma il dopo?
Gli svantaggi sono moltissimi, si deprezzano velocemente e si degradano in pochi anni.
Ovviamente (spero sia chiaro) questo vale per gli edifici in legno economici, costruiti senza attenzioni statico- costruttive, con legname scadente, sprovvisti di isolamenti termici e impermeabilizzazioni.
Queste strutture non sono idonee per un utilizzo abitativo e vanno impiegate esclusivamente per la costruzione di annessi, rimesse, magazzini, ricoveri attrezzi.
Escluse tali tipologie, le case prefabbricate in legno a basso consumo energetico, finite a cappotto termico intonacato sono costruzioni che possono sostituire gli edifici tradizionali in laterizio, con numerosi vantaggi, ampiamente trattati sul blog.
Più che di svantaggi, parlerei di differenze, che possono influenzare la scelta del sistema costruttivo più idoneo in funzione del progetto.
L’incidenza dei costi fissi rende sconveniente la costruzione di edifici molto piccoli, che si rivelano eccessivamente costosi, rispetto alla muratura.
Vi è tutta una serie di piccole attenzioni che possono comportare adattamenti non graditi, come la necessità di “staccare” l’edificio dal suolo per scongiurare risalite d’acqua o evitare il passaggio di tubazioni nelle pareti esterne.
In quest’ultimo caso la canna fumaria di un camino, spesso di notevole sezione, non può essere annegata nel muro, ma va posta all’esterno (creando un vincolo architettonico) o all’interno (comportando un vincolo funzionale), in quanto si verrebbe a generare un ponte termico nell’isolamento.
Le pareti interne costituiscono quasi sempre dei setti portanti e non possono essere spostate o eliminate a piacimento.
La durata degli edifici in legno è assolutamente identica a quella che ci si aspetta dalle costruzioni in muratura, con minime manutenzioni negli anni.
Dopo 40-50 anni possono essere necessari alcuni interventi di manutenzione straordinaria, peraltro inevitabili anche nelle costruzioni in laterocemento.
E’ peraltro evidente che il presunto concetto di durabilità degli edifici tradizionali appare piuttosto flebile riferendoci al patrimonio immobiliare degli anni ’60-’70, edifici quasi sempre inadeguati da ogni punto di vista (isolamenti, impianti, infissi, antisismica).
La ristrutturazione di un edificio di 40-50 anni fa in muratura appare spesso poco conveniente rispetto all’abbattimento con ricostruzione, mentre l’esperienza tedesca relativa alle case in legno della stessa epoca consegna ai nostri giorni edifici in ottime condizioni statiche, ben conservati se regolarmente mantenuti.
Gent.mo Architetto,
La ringrazio della risposta. Eppure nonostante i chiarimenti, la documentazione ( ho letto anche attentamente il suo libro), visitato cantieri e case prefabbricate i dubbi sono ancora tanti… E ancora si discute sulla scelta migliore…
Vi dico solo una cosa, durante la ristrutturazione della casa di mia nonna costruita nel 1950, cioè più di 60 anni fa, ho notato i falsi telai delle porte interne. Erano come nuovi, sembravano fatti il giorno prima, anzi erano forse più duri visto la stagionatura. Ciò significa che se il legno è protetto e la costruzione è a regola d’arte durano anche più del cemento, che in effetti si sfaldava facilmente.
P.s. sono 5 anni che vivo in una casa in legno.
Urca! …resto ancora molto scettico sul prefabbricato in legno contro il prefabbricato in cemento.
Premetto che prediligo il legno per mio gusto, ma dubito che un legno resisti più di una struttura in cemento.
Mi suona strano che un legno resisti di più.
Guardiamo gli edifici storici, anche rovine… se fossero stati costruiti in legno, sicuramente sarebbero humus da molto, molto tempo.