STRUTTURA E RISCALDAMENTO DI UNA CASA IN LEGNO
MEGLIO LE PARETI MASSICCE O A TELAIO?
VOLENDO STACCARSI DALLA RETE GAS, QUALI SONO LE SOLUZIONI PIU’ IDONEE PER SCALDARE LE CASE IN LEGNO A BASSO CONSUMO?
Sto per realizzare la mia nuova casa in legno in Veneto e ho già interpellato varie ditte di case prefabbricate.
Vorrei sostanzialmente chiederLe due informazioni:
La prima riguarda “l’ossatura”, ovvero pannelli x-lam o telaio?
Anche ricordando che dove sorgerà la casa è una zona abbastanza umida.
La seconda invece riguarda il riscaldamento.
Molti (anzi tutti) mi propongono la pompa di calore con sistema radiante, mentre io invece sto valutando e sempre più spingendo per un impianto a riscaldamento con fibra di carbonio, ovvero elettrico, supportato dai pannelli fotovoltaici.
Le case in legno a basso consumo energetico abbinano una struttura in legno portante a pannelli isolanti di elevato spessore e capacità coibente.
I sistemi a telaio risultano generalmente più performanti proprio per la possibilità di inserire l’isolamento tra i montanti e non solo prima o dopo il pannello.
Le strutture massicce garantiscono un elevato sfasamento termico d’estate, ma, se la parete è correttamente concepita, non vi sono sensibili differenze percettive tra due edifici in legno di diversa concezione.
La scelta dipende dal budget e da aspetti progettuali riferibili allo specifico intervento (non certo dall’umidità più o meno accentuata della zona).
La scelta del riscaldamento di una casa in legno prefabbricata deve essere tarata sui consumi effettivi, solitamente bassi e limitati ai “picchi” di freddo stagionali, comunque possibili, soprattutto nelle zone caratterizzate da nebbie e foschie invernali.
Se l’esigenza è l’indipendenza dalla rete gas, ipotizzando prezzi sempre maggiori di questo combustibile e bollette in crescita esponenziale per gli utenti, le soluzioni impiantistiche sul mercato delle pompe di calore appaiono efficienti e mature.
Occhio alla funzione defrost delle pdc.
Sotto i +7 gradi dell aria usano moltissima correnteper evitar di ghiacciare, e fin che “sghiacciano” NON producono calore, qui di poi devon pure recuperare.
Tradotto : in zona fredda le bollette invernali son da infarto.
Soluzione : un buon preriscaldo geotermico, oppure rassegnarsi al metano che resta piu vantaggioso in termini economici