RISCALDAMENTO ELETTRICO PER LE CASE PREFABBRICATE
Il riscaldamento elettrico a pavimento si basa sul medesimo principio dei pavimenti radianti ad acqua.
Al posto della (ormai) tradizionale serpentina, si utilizzando dei nastri e membrane (o fibre in carbonio) attraverso i quali viene fatta circolare corrente elettrica.
Abbinato al fotovoltaico potrebbe essere un’interessante soluzione, del tutto indipendente dalle reti energetiche pubbliche.
Si può installare anche in aree esterne (portici e verande) e non richiede canne fumarie (requisito necessario per rientrare in classe CasaClima A).
Come tutti gli impianti ad irraggiamento, non scalda l’aria e permette condizioni climatiche costanti ed uniformi, migliorando il comfort rispetto ai sistemi a convenzione.
Anche i costi di manutenzione sarebbero contenuti rispetto ad altri sistemi più diffusi.
Premesso che la spesa di un impianto elettrico a pavimento sembrerebbe in effetti molto più bassa, è da capire se i costi di gestione nel tempo risultino favorevoli.
Ribadisco che, abbinato al fotovoltaico (opportunamente dimensionato), il pavimento radiante elettrico utilizza solamente energia rinnovabile ed è quindi da considerare una soluzione energetica pulita, coerente con la scelta ecologica di costruire con le case prefabbricate in legno.
Secondo i costruttori il minimo voltaggio (da 8 a 28 volts) comporta consumi contenuti ed alti rendimenti, del tutto simili a quelli basati sull’impiego del gas metano.
Per capire, la pompa di calore riesce realmente, utilizzando 1 kWh di energia elettrica, ad ottenere 3 kWh di energia termica, mentre in questo caso appare più plausibile che il nostro kWh elettrico fornisca meno energia termica (a causa delle inevitabili dispersioni dovute alla trasformazione) e comunque non più di un kWh termico teorico.
Ribadisco anche che, abbinato al fotovoltaico, a fronte dei costi di acquisto,installazione e manutenzione realmente contenuti, si tratta di una soluzione impiantistica che può essere valutata, soprattutto a fronte di un accertato surplus di produzione elettrica dai pannelli solari.
Nel caso specifico delle case prefabbricate, trattandosi di edifici ben coibentati, la necessità energetica è comunque bassa e bisognerebbe fare un confronto tra i vari sistemi di riscaldamento, tenendo conto della specifica zona climatica in cui la casa in legno viene montata.
Mentre ne escluderei l’utilizzo per edifici poco isolati (nei quali bisognerebbe istallare impianti ad alto rendimento come le pompe di calore), sarei propenso a valutare positivamente i pavimenti elettrici per le case in legno a basso consumo.
Peccato che d’inverno il fotovoltaico renda poco e che comunque produce quando c’è sole. D’inverno con cielo coperto se non c’è “mamma enel” ci si attacca… 🙂
Questo per ridimensionare un “attimo” l’affermazione di essere indipendenti sul serio dalla rete pubblica.
Vero, comunque con un impianto ad esempio di 10Kw, almeno 2-3 riesci ad averli anche con tempo “moderatamente” nuvoloso, e quindi a ad alimentare il riscaldamento elettrico quasi totalmente. Se poi conti i giorni di pieno sole dove invece “guadagni”, penso cha la cosa diventi veramente conveniente.
Con il fotovoltaico (sovradimensionato) è una soluzione che può essere presa in considerazione.
Il rendimento energetico è comunque quello che ho descritto nell’articolo.
Nel nuovo portale Casa Brico, nell’apposita sezione “riscaldamento” potrete trovare degli spunti interessanti sull’argomento.
E’ una community dove i più e i meno esperti condivideranno la passione per il fai date e per i piccoli e grandi lavori di casa.scambiandosi pareri e opinioni. Ogni intervento inoltre verrà premiato attraverso un sistema di punti attività al raggiungimento dei quali si otterranno dei buoni sconti utili per gli acquisti futuri.
http://casabrico.bricocenter.it/
Dai commenti capisco non vi sia molta conoscenza del nuovo sistema of grid implementato dai sistemi in silice amorfa.
Questo pannello fotovoltaico con le nuove battetie di accumulo garantisce produzione di energia elettrica anche con cielo nuvoloso perche’ l’amorfo capta la luce e non il raggio di sole…… I primi impianti cosi concepiti sono gia’ in costruzione