L’IMPIANTO ELETTRICO DELLE CASE PREFABBRICATE
L’IMPIANTISTICA DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO NON SI DIFFERENZIA PARTICOLARMENTE DA QUELLA INSTALLATA NELLE CASE TRADIZIONALI.
LE ESIGENZE FUNZIONALI SONO LE MEDESIME E RIBADISCONO L’ANALOGIA TRA COSTRUZIONI IN MURATURA E CASE IN LEGNO.
Negli edifici realizzati dalle imprese di costruzioni tradizionali, pur essendo quasi sempre presente uno schema di impianto elettrico, già prima della sua realizzazione sul cantiere, il cliente non si interessa particolarmente della disposizione delle prese, delle luci e degli interruttori.
Il progetto impiantistico è solitamente mirato all’ottenimento della concessione e diventa uno dei tanti documenti da produrre per il Comune o, al massimo, serve per redigere un offerta economica da parte della ditta esecutrice.
Va da se che poco importa, in particolare al committente finale, la disposizione locale per locale e l’effettiva rispondenza con quanto andrà eseguito davvero successivamente all’interno delle pareti.
Il tempo a disposizione è molto e solitamente si rimanda ad una fase avanzata della costruzione ogni decisione relativa agli impianti.
La tracciatura in cantiere (con tanto di spray colorato e “graffiti” sulle pareti) è consuetudine diffusa, per non dire la regola.
Le pareti giungeranno pertanto in cantiere con i tubi e gli attacchi già inseriti nelle pareti.
Un lavoro sicuramente faticoso, che dovrà inevitabilmente precedere la campionatura della casa.
Sottovalutare l’impianto elettrico delle case prefabbricate può portare a compiere errori piuttosto importanti, che potrebbero penalizzare parecchio la funzionalità generale dell’edificio o a costringere all’antiestetico abuso delle famigerate “ciabatte”.
Il consiglio tecnico del progettista o dell’addetto alla campionatura ovviamente limiterà i danni, ma nessuno meglio del cliente stesso può conoscere le proprie esigenze.
Paradossalmente la tracciatura volante direttamente sulla tramezza in laterizio può agevolare il pigro committente tradizionale, in quanto vi è una bella differenza tra trovarsi fisicamente nello spazio della propria casa, percepibile e tangibile, e leggere una piccola piantina bidimensionale, non sempre intuibile quanto a dimensioni.
La predisposizione dell’impianto elettrico limita al minimo gli interventi sui muri delle case prefabbricate.