LO SPAZIO INTERNO DEGLI EDIFICI IN BIOEDILIZIA
LA DIMENSIONE DEGLI AMBIENTI INTERNI ALL’ABITAZIONE E’ STRETTAMENTE CONNESSA ALLA QUALITA’ DEGLI SPAZI E AL BENESSERE DEI PROPRI OCCUPANTI.
LE LOGICHE SPECULATIVE TIPICHE DI ALCUNI INVESTIMENTI IMMOBILIARI NON DOVREBBERO TROVARE APPLICAZIONE NEL SETTORE DELLE CASE PREFABBRICATE.
Uscendo per un attimo dall’ambito delle strutture in legno a basso consumo, il mercato immobiliare ha immesso negli ultimi anni una grande quantità di realizzazioni, raramente soddisfacenti sotto il profilo energetico ed ancor meno della qualità degli spazi abitativi.
I riferimenti minimi normativi, come i rapporti di aeroilluminazione e la dimensione delle camere o degli ambienti di soggiorno sono stati ripresi alla lettera, pur di riuscire a ricavare il famigerato “locale in più”.
Il valore di un immobile dipende non solo dalla consistenza commerciale, ma anche dalla proprie capacità di insediamento possibili.
In poche parole un trilocale ed un quadrilocale, a parità di superficie, non possiedono lo stesso valore di mercato.
Logico ed ineccepibile, apparentemente.
Non sempre una camera singola da 9 mq risulta decentemente arredabile a causa dell’inevitabile presenza dei vincoli di porte e finestre.
Una camera matrimoniale da 14 mq può creare notevoli difficoltà di utilizzo o imporre un mini-arredamento di compromesso, non sempre gradito.
I bagni rappresentano un altro punto debole delle abitazioni speculative.
La normativa in vigore per l’eliminazione delle barriere architettoniche prevede l’adattabilità di almeno un bagno all’interno dell’abitazione.
Lo spazio di rotazione di una carrozzella per disabili è di 150 cm.
Si tratta chiaramente di una misura minima, ma assai poco funzionale nell’utilizzo quotidiano, ma non sono per nulla sporadici gli alloggi con il bagno di questa larghezza.
Tornando alle case prefabbricate, gli edifici modello prevedono dimensioni assai generose per il bagno principale, spesso anche di 8-10 mq.
Anche in questo caso la misura minima (1 metro) dovrebbe essere vista solo come un riferimento normativo e non come un dogma progettuale, trattandosi di una larghezza del tutto insufficiente per il passaggio agevole di due persone e di gran parte degli arredi.
Il progetto della nostra abitazione in legno, al contrario, dovrebbe essere basato su criteri lontani dalle logiche commerciali e speculative.