Demolizione e ricostruzione in legno, bonus ed incentivi | caseprefabbricateinlegno.it https://caseprefabbricateinlegno.it Thu, 16 Jan 2020 07:32:42 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.0.21 DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE IN LEGNO, BONUS ED INCENTIVI https://caseprefabbricateinlegno.it/2020/01/demolizione-e-ricostruzione-in-legno-bonus-ed-incentivi.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2020/01/demolizione-e-ricostruzione-in-legno-bonus-ed-incentivi.html#comments Thu, 16 Jan 2020 07:32:42 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=10038 LA DEMOLIZIONE CON RICOSTRUZIONE IN LEGNO DI UN EDIFICIO ESISTENTE IN MURATURA PUO’ RAPPRESENTARE UN’OPPORTUNITA’ PER ABBASSARE I COSTI COMPLESSIVI DA SOSTENERE

Buonasera Architetto Crivellaro.  Sto valutando, assieme a mio fratello, di acquistare e demolire una casa per sostituirla con una casa prefabbricata in legno. L’attuale casa è in muratura, risale agli anni ’60 e non ha nessun locale interrato (cantine, box, magazzini, ecc.).
Abbiamo una serie di dubbi che vorremmo smarcare prima di prendere la decisione.

Mi capita spesso di consigliare a miei clienti di sostituire l’acquisto di un terreno edificabile (spesso da impresa, con aliquota IVA al 22%), con un immobile da demolire e ricostruire.
Il requisito, chiaro e ribadito a più riprese dall’Agenzia delle Entrate, è il rispetto della cubatura originaria, senzo vincoli di sagoma o sedime. Non è pertanto possibile ricostruire un edificio più piccolo o di volume superiore, pena la decadenza dei benefici.


1. I costi di ricostruzione per la casa prefabbricata, qualora mantenesse la stessa cubatura, sono detraibili per il 65% (Ecobonus) fino ad un massimo di 100.000 € per ciascuno dei proprietari? La nuova casa sara costruita con 2 distinti appartamenti, uno al piano terra ed il secondo al primo piano.

Al termine dei lavori l’edificio dovrà essere accatastato nuovamente. La variazione catastale definirà un unico immobile con due distinte unità abitative, che avranno ugualmente diritto di portare in detrazione individualmente i lavori sostenuti sino ad un massimale di 100.000 €.


2. Qualora la cubatura fosse aumentata, è concesso fino ad un limite del 20%?
3. In caso di cubatura maggiorata, la detrazione viene considerata solo per i costi riferiti alla cubatura preesistente?

Come detto, l’aumento di cubatura determina di fatto una diversa interpretazione sulla consistenza del nuovo immobile, che non può più essere configurato nel suo insieme come una “sostituzione edilizia” della preesistenza, ma una vera e propria “nuova costruzione“. Come tale, non è soggetta ad incentivazione fiscale.


4. I costi per la demolizione, così come i costi di scavo e realizzazione dei locali sotterranei (vorremo realizzare 4 locali interrati ad uso cantine/magazzini e non per il posteggio di automezzi), possono essere scorporati e fruire della detrazione del 50% fino ad un massimo di 96.000 € (Bonus ristrutturazione/costruzione)?

Il medesimo intervento non può ovviamente beneficiare di entrambi i bonus (riqualificazione energetica e ristrutturazione edilizia) e pertanto il consiglio è di optare da subito per quale tipo di agevolazione conviene fruire.
Al contrario se gli interventi di ristrutturazione e quelli di riqualificazione sono ben distinti tra loro, i due tetti di spesa sono chiaramente separati e pertanto cumulabili fino alla soglia massima prevista per entrambi.
Un’altra detrazione che può essere cumulabile alle altre categorie di agevolazioni fiscali è il cosiddetto “Bonus Facciate” che prevede il recupero del 90% delle spese sostenute per il rifacimento delle facciate (rifacimenti di intonaco, tinteggiatura, cornici, semplice ripulitura). Non è comunque un caso che rientra tra quelli che interessano al lettore.
Ribadisco che per accedere ai bonus fiscali, non si deve rientare in alcun modo nella categoria di nuova costruzione; un’eccezione è rappresentata dalle autorimesse pertinenziali (esterne o interrate) che fanno parte dei lavori incentivati, anche se non originariamente presenti nel fabbricato preesistente.
Per dubbi e chiarimenti rispetto a casi complessi come questo è sempre buona norma confrontarsi direttamente con l’Agenzia delle Entrate prima di procedere con i lavori.

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INFERRIATE ANTINTRUSIONE NELLE CASE IN BIOEDILIZIA https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/12/inferriate-antintrusione-nelle-case-in-bioedilizia.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/12/inferriate-antintrusione-nelle-case-in-bioedilizia.html#respond Wed, 11 Dec 2019 15:54:11 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=10030 I MODERNI SISTEMI DI ALLARME GARANTISCONO UN ELEVATO LIVELLO DI SICUREZZA, SOSTITUENDO EFFICACEMENTE LA TRADIZIONALE INFERRIATA METALLICA

Salve Architetto Crivellaro, le faccio i miei complimenti per le informazioni serie ed impeccabili che pubblica (tirata d’orecchi…. ultimamente scrive poco…).
La seguo da qualche mese e ho cominciato a scoprire i suoi articoli, ma non ho trovato informazioni in merito alle inferriate sulle case in legno. Ho un terreno edificabile in zona isolata in campagna e la paura dei ladri è giustificata dai molti furti che ci sono in zona. La futura casa avrebbe sicuramente un sistema di protezione con sensori, ma le inferriate sono sicuramente la soluzione più efficace, almeno per me.
Domanda…si possono montare su tutte le case in legno? Ho sentito notizie contrastanti – c’è chi dice che non è possibile (ho parlato in fiera con qualce agente…). Mi affido alla sua esperienza…


Concordo con il lettore, ultimamente scrivo poco, spero di rimediare con il prossimo anno, i temi sulle case prefabbricate in legno sono tanti e possono essere affrontati da molti punti di vista.

Le inferriate di sicurezza sono un sistema tradizionale ed efficace per garantire la sicurezza della propria abitazione. Esse rappresentano un ottimo deterrente per i malintenzionati, in quanto è molto difficile forzarle, richiedendo tempo e comportando produzione di rumore.
Finestre e portefinestre sono quaai sempre l’accesso preferito dai ladri. La presenza delle inferriate costituisce una difesa efficace, ma esse non possono di certo essere viste come un elemento esteticamente appagante.
Rispetto al passato sono stati fatti parecchi sforzi per migliorarne l’impatto architettonico per tipologia, disegno, colore, eventuale sistema di apertura.
Le grate metalliche rientrano nella categoria dei sistemi di sicurezza passiva, al pari delle persiane e delle porte blindate. Per garantire un’adeguata resistenza all’intrusione dovrebbero essere prodotte in base alle normative vigenti riconosciute a livello comunitario, secondo una precisa classe di anti-effrazione (sino a 6 livelli, in genere le inferriate per abitazioni rientrano nelle classi 3 o 4).
Le barre in acciaio, sottoposte a specifici trattimenti indurenti devono risultare indeformabili ed antitaglio, anche se sottoposte ad attacchi con strumenti del mestiere “professionali”. I ritti devono essere verticali, con una distanza non superiore a 10-12 cm, al fine da impedire la piegatura tramite leva. Dovrebbero inoltre essere presenti dei rinforzi trasversali di irrigidimento.

Negli ultimi anni si preferisce adottare sistemi di sicurezza attiva al posto delle tradizionali grate alle finestre e, tuttavia, quest’ultime rappresentano sempre un efficace disincentivo per i ladri.
Nelle case in legno, l’installazione di inferriate fisse o apribili è possibile, prevedendo una struttura di fissaggio rinforzata nella zona dei fori finestra. La presenza del cappotto isolante esterno, spesso di elevato spessore, richiede di studiare un dettaglio esecutivo prima di realizzare le pareti.
Se il proprietario dell’abitazione decide di montare le grate di sicurezza dopo qualche anno o comunque ad edificio terminato, è molto probabile che tale intervento non risulti tecnicamente fattibile o che si debba comunque aprire le pareti, tagliando il cappotto, con un notevole incremento dei costi.
La presenza delle inferrate di sicurezza caratterizza nel bene e nel male l’edificio. La comprovata efficacia di questa soluzione richiede di accettarne l’impatto estetico, non sempre positivo.
Le alternative sono da ricercare soprattutto nei moderni sistemi di allarme a sensori, con telecamere interne ed esterne, magari con infissi di sicurezza e vetri antisfondamento. I sistemi attivi sono molto efficaci, soprattutto se mirati a fermare il ladro al di fuori dell’abitazione, prima che possa avvicinarsi ai punti di entrata (finestre, portefinestre e porte), causando danni, spesso di notevole entità.

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ANTISISMICA ED EDIFICI IN LEGNO PREFABBRICATI https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/11/antisismica-ed-edifici-in-legno-prefabbricati.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/11/antisismica-ed-edifici-in-legno-prefabbricati.html#respond Wed, 20 Nov 2019 17:17:21 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=10024 LE CASE IN LEGNO SONO ANTISISMICHE. VERO, MA HA ANCORA SENSO DISTINGUERE TRA LEGNO E MURATURA PER LE NUOVE COSTRUZIONI?

Salve, vorrei un ulteriore chiarimento sulla antisismicità di tali strutture.
Mi pare di aver capito che la realizzazione della fondazione è determinante per la maggiore o minore sensibilità ai terremoti e allora quanto “incide” su questi parametri il fatto che si usi anche il legno? Più precisamente, se la fondazione è fatta bene cambia poco se la casa sia in cemento o in legno?

L’Italia (al contrario di molti nostri vicini europei, come la Germania) è un paese caratterizzato da un’elevata e diffusa sismicità, dovuta alle caratteristiche geologiche del nostro territorio. Le normative in materia si sono progressivamente evolute negli ultimi anni ed attualmente tutte le nuove realizzazioni (a prescindere dal sistema tecnico-costruttivo adottato) sono edifici sicuri e resistenti anche a fronte di eventi tellurici di elevata magnitudo.
Le Norme Tecniche delle costruzioni non privilegiano muratura, cemento armato, legno o acciaio, nel senso che l’edificio deve resistere indipendentemente dai materiali strutturali con cui è realizzato. In particolare l’edificio viene calcolato sismicamente nel suo insieme.
I lettori del blog probabilmente sanno che le case prefabbricate in legno vengono sempre ancorate permanentemente ad una struttura di fondazione a platea, che costituisce il piano di appoggio della porzione lignea fuori terra (la “casa prefabbricata” vera e propria). Gli ancoraggi metallici, di varia forma e dimensione – opportunamente calcolati (anche sismicamente) hanno la funzione di collegare platea e strutture in legno in modo solidale.
Trattandosi di sistemi e materiali assai diversi tra loro, le due strutture vengono calcolate indipendentemente e tuttavia il comportamento dell’insieme di fronte al sisma sarà organico e coerente. Per questo motivo non ha senso parlare di case in legno antisismiche, poiché le strutture portanti in legno costituiscono solamente una parte (sebbene rilevante) del fabbricato.
Inoltre qualsiasi nuova costruzione realizzata in muratura portante (o avvalendosi di qualsiasi sistema costruttivo ammesso dalle norme) deve soddisfare i requisiti antisismici di zona, rispetto alla classificazione sismica in cui immobile verrà realizzato.


Buongiorno Architetto, una veloce domanda. Devo realizzare una nuova costruzione in legno, posso sfruttare il Sisma Bonus per abbassare il prezzo. Premetto che non devo demolire una casa esistente, ho solo un terreno.

Rispondo brevemente. Il Sisma Bonus riguarda gli interventi di consolidamento antisismico relativi ad immobili esistenti. Le nuove costruzioni ne sono escluse. Tale principio è peraltro abbastanza intuibile, in quanto tutti i nuovi edifici devono soddisfare i requisiti antisismici previsti dalle Norme Tecniche. Il Sisma Bonus rappresenta infatti un incentivo a mettere in sicurezza fabbricati poco sicuri realizzati in zone a rischio, mentre per le nuove costruzioni tale prerogativa costituisce un obbligo di legge.

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CANTIERE APERTO A VERONA https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/09/cantiere-aperto-a-verona.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/09/cantiere-aperto-a-verona.html#respond Fri, 20 Sep 2019 02:30:59 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=10002 Vuoi toccare con mano la tecnologia e la qualità costruttiva delle case in legno a basso consumo energetico?
Sei invitato a partecipare nella giornata di domenica 22 settembre 2019 al cantiere aperto di Verona – Via Bionde n.22.
Il progettista dell’intervento, Architetto Paolo Crivellaro e la ditta costruttrice, Kampa ITA, sono a tua disposizione dalle ore 10.00 alle 17.00 per una visita guidata con consulenza gratuita durante la qualei verranno illustrati in dettaglio i vantaggi delle case in legno.
Potrai scoprire il cantiere di una casa prefabbricata a pareti intelaiate in fase di realizzazione, apprezzandone l’innovativa tecnologia, i materiali e i dettagli costruttivi.
La villa in costruzione si trova in frazione Chievo a Verona in Via Bionde n.22 (in prossimità della strada privata n.20-46), a pochi km dall’uscita A22 di Verona Nord.


Per informazioni e prenotazioni:
Architetto Paolo Crivellaro – arch.paolocrivellaro@gmail.com – 045.6082052 – 340.5948233
Kampa ITA – info@kampa.it – 0473.492200 – 347.3071865


Open Day

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COSTRUIRE UNA CASA PREFABBRICATA IN PIANURA https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/09/costruire-una-casa-prefabbricata-in-pianura.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/09/costruire-una-casa-prefabbricata-in-pianura.html#respond Thu, 19 Sep 2019 07:22:52 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=10012 LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO DEVONO ESSERE LIMITATE ALLE ZONE DI MONTAGNA O ALLE AREE COSTIERE, SECCHE E VENTILATE?

Gentile Architetto stiamo progettando una casa singola nella Pianura Padana dove si sa che il tasso di umidità è molto elevato tutto l’anno. Non sappiamo se scegliere la costruzione in legno o muratura. Vista la zona lei cosa farebbe? La ringrazio anticipatamente.


Buongiorno Crivellaro, ho un terreno edificabile a Crema, la zona è molto umida. Io e mia moglie sognamo da tempo una casa in legno, ma chi ci sta seguendo (architetto mio cognato) ci sconsiglia fortemente queste costtruzioni, in quanto soggette a degrado secondo il suo parere.
La sua esperienza nel settore è però …. nulla in quanto non ne ha mai costruite, a parte visite alle fiere e corsi…. Per questo chiedo un consiglio a lei che mi sembra molto preparato in materia. Grazie.


I lettori più fedeli del blog avranno letto (spero) molti articoli sull’argomento, in quanto si tratta di un tema importante, sicuramente da non sottovalutare. Le fonti di umidità rappresentano sempre un rischio per gli edifici, soprattutto per quelli realizzati interamente in legno.
La massiccia presenza di materiali isolanti leggeri all’interno dell’involucro perimetrale, necessari per raggiungere elevate prestazioni energetiche, impone di evitare che l’acqua possa penetrare all’interno di tetti e pareti esterne. I pannelli si comportano infatti come vere e proprie “spugne”, assorbendo e trattenendo l’acqua al loro interno.
Se la fonte di umidità persiste (nel caso di infitrazioni o per rottura di un impianto idraulico), l’umidità non riesce ad evaporare, ma segnala la propria presenza solo a fronte di elevati quantitativi di acqua. In pratica, ci vuole più tempo per accorgersi del problema rispetto agli edifici in muratura.
Il contatto tra le strutture in legno e l’isolante umido può produrre nel tempo fenomeni di degrado con serie conseguenze sulla salubrità dell’edificio; nei casi peggiori il problema può coinvolgere le strutture portanti e l’integrità di alcune parti o dell’intero fabbricato.
Dopo aver iniziato l’articolo facendo del “sano” terrorismo, provvedo immediatamente a sgomberare il campo da inutili timori. Le case in legno correttamente costruite sono concepite per durare e ridurre al minimo i rischi di infiltrazioni, con minime e semplici manutenzioni.

Ogni azienda costruttrice seria conosce bene tali problematiche e propone un collaudato prontuario di soluzioni efficaci, condivise dalle associazioni di categoria.
Il principale indiziato è rappresentato dall’umidità di risalita dal terreno in cui sono presenti ristagni (spesso a causa di errate pendenze). La maggior parte delle ditte propone correttamente di montare le strutture verticali in legno al di sopra di appositi cordoli o muretti in cemento armato, collegati direttamente al solaio del piano terra ed opportunamente rivestiti da una guaina di separazione tra cordolo e legno. Esistono molte varianti sul tema, ma il concetto resta largamente condivisibile, in quanto il cordolo consente di distaccare efficacemente dal suolo il legno e gli isolanti, evitando alla radice il rischio di fenomeni di risalita dell’umidità per capillarità.
Venendo alle domande dei lettori, alti tassi di umidità esterna, tipici delle zone di pianura, in particolare nei mesi freddi, non comportano una migrazione del vapore dall’esterno verso l’interno delle pareti. Al contrario, durante i mesi invernali è naturale che il flusso abbia una direzione inversa, verso l’ambiente esterno. Paradossalmente è questa la fonte di umidità maggiormente temibile, in quanto è una delle principali cause di condense interstiziali all’interno dei muri delle case in legno non correttamente concepite. Per tale ragione è essenziale garantire una buona tenuta all’aria, curando a regola d’arte le nastrature nelle pareti in xlam e montando un freno al vapore nelle pareti al telaio, al fine di impedire il flusso naturale di vapore.
Per verificare la perfetta tenuta all’aria dell’edificio è opportuno effettuare un blower door test che permetterà di individuare eventuali imperfezioni, spifferi e difetti indesiderati.

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UNA CASA PREFABBRICATA DI LEGNO ANTILADRO https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/08/una-casa-prefabbricata-di-legno-antiladro.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/08/una-casa-prefabbricata-di-legno-antiladro.html#respond Tue, 27 Aug 2019 12:51:13 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=9996 I MODERNI SISTEMI DI SICUREZZA RENDONO LA VITA DIFFICILE AI POTENZIALI SCASSINATORI CHE VOGLIONO INTRODURSI ALL’INTERNO DELLE NOSTRE ABITAZIONI

Buongiorno Architetto Crivellaro. Sto trattando una casa a catalogo con una nota azienda del settore.
Il sistema costruttivo proposto è a telaio, ma la ditta potrebbe offrire anche i pannelli xlam allo stesso prezzo. Io e mia moglie siamo molto indecisi, in quanto non ci piace l’idea di una parete “vuota”, anche per i ladri, che potrebbero tagliare il muro ed entrare in casa (so che per lei sarà un’idea assurda, ma la nostra attuale casa è un bunker antiladro).
A tale proposito, si possono montare le inferriate sulle finestre di una casa in legno o ci sono problemi? Che sistema di sicurezza consiglia, sempre pensando che la casa in legno iverrebbe costruita in una lottizzazione con altre case, non completamente isolata.
E i vetri? Lei farebbe vetri blindati o normali? Il portoncino di ingresso….blindato? Un altro punto che ci spaventa è il sezionale del garage che comunica direttamente con la casa (è un box annesso).
Mi scusi se la assillo, ma abbiamo avuto più di un esperienza negativa in questi anni, si figuri che i miei suoceri sono stati legati ed imbavagliati per alcune ore a casa loro dai ladri. Grazie.


In questi anni ho conosciuto parecchie persone con una vera e propria fobia dei ladri e comprendo perfettamente la sensazione di orrore all’idea di essere derubati. Purtroppo in questi anni si tratta di un rischio costante ed indifferenziato che colpisce tanto le ville isolate, quanto gli alloggi condominiali.
Che si tratti di ladruncoli o di veri e propri professionisti dello scasso è sicuramente il caso di pensarci prima di essere colpiti, dotando la propria abitazioni di sistemi antieffrazione intelligenti ed efficaci, senza farci prendere troppo dall’ansia e dalle scelte compulsive.
Partiamo con ordine. L’idea di un ladro dotato di motosega che taglia la parete della nostra abitazione a mo’ di boscaiolo è quantomeno poco realistica. Basta verificare la stratigrafia di una moderna casa prefabbricata per capire che una breccia da cui far passare agevolmente un adulto su un muro esterno da 35 cm di spessore non è assolutamente un’operazione agevole. Serve tanto tempo, tranquillità, strumentazione adeguata. Ovviamente 10-12 cm di parete massiccia in xlam rendono questo lavoro ancora più gravoso, ma non si pensi che si possa entrare dal muro di una casa a telaio in questo modo. Meglio rompere un vetro, o no?
Le inferriate di sicurezza si possono montare senza problemi, con l’accortezza di prevedere un’adeguata struttura di fissaggio di legno (che non può essere costituita dal cappotto). Il problema è che sono oggettivamente antiestetiche e quasi sempre evitabili optando per delle alternative meno invasive.

Portefinestre e finestre dovrebbero essere dotate di più punti di chiusura (in genere sono presenti vari nottolini a fungo su tutto il perimetro), per molti serramenti si tratta di una dotazione standard. I ladri cercano ovviamente di entrare in casa scardinando un’anta o rompendo un vetro. Solitamente si usa il classico piede di porco o un cacciavite (per manomettere la serratura). Una finestra non antieffrazione non costituisce un grosso problema per dei ladri esperti.
I cristalli devono essere del tipo statificato antisfondamento (che nulla ha che vedere con il numero delle camere d’aria).
Un sistema antiladro efficace è costituito dai sensori magnetici integrati ai serramenti o agli scuri, invisibili (anche per gli scassinatori) e pertanto di difficile manomissione, sicuri (senza falsi allarmi), economici, integrabili in un sistema perimetrale e volumetrico. Il sensore scatta solo se l’anta viene aperta e pertanto il ladro non è ancora entrato in caso.
E’ però evidente che a questo punto il ladro scappa, ma un certo danno è stato compiuto. Per bloccare l’effrazione all’origine è dunque preferibile prevedere un sistema di sensori perimetrali che intercettino la presenza di persone indesiderate attorno alla casa, prima che abbiano il tempo di operare sugli infissi (o sulla parete, qualora avessero voglia di tagliare il muro di una casa in legno…….).
Per chi vuole esagerare si possono prevedere dei sensori volumetrici interni, ma a quel punto li abbiamo già fatti entrare.

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RIVESTIMENTI DI FACCIATA SULLE CASE IN BIOEDILIZIA https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/08/rivestimenti-di-facciata-sulle-case-in-bioedilizia.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/08/rivestimenti-di-facciata-sulle-case-in-bioedilizia.html#respond Mon, 19 Aug 2019 14:52:57 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=9992 I RIVESTIMENTI DI FACCIATA CONSENTONO DI DECORARE CON CREATIVITA’ LE SUPERFICI ESTERNE DELLE CASE IN LEGNO

Buongiorno. Ho letto il suo articolo sui rivestimenti in pietra per esterni in una casa in bioedilizia.
Noi stiamo realizzando un’abitazione a telaio e vorremmo fare il rivestimento in alcune zone esterne. Però per questioni di budget vorremmo eseguirlo in un secondo momento.
Vorrei sapere per la sua esperienza se è possibile e come bisogna preparare il muro in modo che possa essere installata la pietra a distanza di un anno magari. Il costruttore vorrebbe farcelo fare subito, ma noi vorremmo poterlo fare più avanti.


Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una grande diffusione dei rivestimenti di facciata in pietra (ma non solo). I pannelli in pietra ricostruita sono un prodotto ecologico realizzato mediante miscele di resina, fibre, terre e polveri minerali che riproducono fedelmente l’effetto delle rocce naturali o dei mattoni, sotto forma di conci di varia foggia e dimensione. Rispetto alla pietra “vera” si tratta di un materiale leggero e versatile, ideale per rivestire con eleganza singole pareti o intere facciate di edifici.
Le pietre ricostruite possono essere tranquillamente posate a secco all’esterno delle case prefabbricate in legno a basso consumo energetico, con lo scrupolo di scegliere in anticipo la tipologia di prodotto e di seguire scrupolosamente le istruzioni di montaggio fornite dalle aziende produttrici. Gli edifici in legno possono essere interessati da lievi movimenti di assestamento, soprattutto durante il primo anno di vita, che possono causare indesiderati fenomeni di fessurazione del rivestimento.
Per questo motivo, è fondamentale che la superficie su cui andranno posati i singoli elementi sia resistente, perfettamente liscia, pulita e priva di intonaco. Essa deve poter sostenere il peso della pietra, pari a circa 50-60 kg/mq, fissata mediante colle adesive certificate traspiranti.

La posa a regola d’arte deve essere affidata a squadre specializzate, in grado di operare sopra cappotti termici (in lana di roccia, fibra di legno, sughero o EPS) o su facciate ventilate. Le facciate ventilate rappresentano il supporto migliore in assoluto, in quanto la superficie esterna di incollaggio risulta distaccata dal cappotto sottostante mediante sottostrutture distanziali (in legno o metalliche). In questo caso i piccoli movimenti di un edificio in legno non vengono trasmessi al rivestimento e la presenza di una camera d’aria garantisce la traspirabilità dell’edificio ed un’asportazione del calore estivo naturale, senza formazione di condense e fenomeni di umidità interstiziale.
E’ sicuramente possibile richiedere una predisposizione al montaggio della pietra da parte del costruttore, con l’accortezza di non intonacare la superficie di posa, che deve garantire un supporto il più possibile liscio. A tale proposito, tra i costruttori di case in legno sono molto diffusi i pannelli in fibrocemento da esterni come le lastre Acquapanel, in quanto non temono gelo, pioggia ed intemperie anche se esposti per lungo tempo a vista, oltre ad essere resistenti, ignifughe ed isolate termicamente.
In alternativa la pietra può essere posata su cappotto termico armato, possibilmente privo di intonachino colorato.
Ribadisco il consiglio di scegliere il prodotto in fase di campionatura, in quanto molte aziende non garantiscono la posa in assenza di requisiti minimi, in quanto la pietra ricomposta è un materiale duttile, ma che può risentire particolarmente dei movimenti dell’edificio (fessurandosi) e dell’eventuale presenza di umidità (con formazione di macchie ed antiestetiche decolorazioni).

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L’IMPORTANZA DEL COLLAUDO STATICO DI UN EDIFICIO IN LEGNO https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/07/limportanza-del-collaudo-statico-di-un-edificio-in-legno.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/07/limportanza-del-collaudo-statico-di-un-edificio-in-legno.html#respond Tue, 23 Jul 2019 12:57:27 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=9986 LE NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI IMPONGONO CHE IL COLLAUDO STATICO DELLE STRUTTURE VENGA AFFIDATO AD UN PROFESSIONISTA ESTERNO

Buongiorno, Le scrivo perché mi trovo in una situazione a dir poco incresciosa.
Sono la committente di una casa in costruzione in legno. L’impresa dopo il saldo della fattura corrispondente all’80% dei lavori ha abbandonato il cantiere e non ha pagato alcuni fornitori (conto congelato per ingiunzioni di pagamento) tra cui l’impresa che ha realizzato la struttura in legno (sistema a telaio).
Ora per rilasciarmi le certificazioni (non meglio specificate) necessarie al collaudo statico, l’impresa mi chiede una somma a titolo di indennizzo per il mancato incasso. Scusandomi per la lunghezza, le volevo chiedere se c’è la possibilità che un professionista abilitato possa effettuare il collaudo statico anche in assenza di queste certificazioni. Senza il collaudo ovviamente non mi verrà erogato il saldo del mutuo.
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione e nella speranza di un suo consiglio le porgo cordiali saluti.


Il collaudo statico è la certificazione delle strutture portanti di un opera edilizia. L’attuale definizione nasce con la L.1086 del 1971, relativamente alle strutture in cemento armato ed acciaio.
Dal 2018, con il Testo Unico delle Norme Tecniche delle Costruzioni, si è superato tale limite, estendendo la definizione a tutti i materiali, includendo implicitamente le strutture in legno.
Il collaudatore statico è sempre un tecnico abilitato (ingegnere o architetto) che svolge l’esercizio della professione da almeno 10 anni, non coinvolto in alcun modo nella realizzazione dell’opera relativamente al progetto, al calcolo strutturale o alla direzione dei lavori, in quanto figura terza ed autorevole. Egli deve verificare personalmente le strutture portanti prima del rivestimento con pannelli, cartongessi, cappotti e contropareti. Il direttore dei lavori strutturali deve a sua volta fare richiesta alla ditta costruttrice dei certificati attestanti l’idoneità tecnico-normativa dei prodotti impiegati per la realizzazione delle strutture portanti in legno (pareti, solai e coperture) e metalliche (ancoraggi, fissaggi, connessioni).

Il collaudo statico è un documento essenziale al fine della chiusura dei lavori e del rilascio dell’agibilità dell’edificio, senza alcuna possibilità di deroga.
Venendo alla domanda, è evidente che l’impresa costruttrice ha l’obbligo di fornire al direttore dei lavori e al collaudatore statico i certificati richiesti, in quanto la struttura portante grezza risulta completamente montata. La richiesta di una somma a titolo di indennizzo (???) risulta del tutto pretestuosa e non è giustificata in alcun modo.
Il problema non è facilmente aggirabile, in quanto il collaudo statico comporta una precisa assunzione di responsabilità da parte del tecnico. L’assenza di informazioni rende quasi impossibile il lavoro del tecnico che avrebbe l’unica opzione di rivolgersi ad un laboratorio di prove su materiali da costruzione abilitato per indagini fisico-meccaniche su strutture in legno. Ovviamente è necessario operare su parti strutturali corrispondenti a quanto installato in cantiere (pannelli, travi, parti metalliche….).
Il laboratorio rilascerà i necessari certificati di prova che possono integrare le verifiche visive e strumentali da effettuare in cantiere.

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RICONVERTIRE UN PICCOLO FABBRICATO AGRICOLO https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/07/riconvertire-un-piccolo-fabbricato-agricolo.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/07/riconvertire-un-piccolo-fabbricato-agricolo.html#respond Fri, 12 Jul 2019 14:38:28 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=9979 LA SOSTITUZIONE EDILIZIA DI IMMOBILI ESISTENTI VECCHI E FATISCENTI E’ SICURAMENTE UN INVENTO PREFERIBILE ALLA SEMPLICE RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA

Architetto buonasera. Premetto che sono totalmente ignorante in materia. Sono proprietario di un terreno edificabile a Montalto di Castro (VT), dove mi è permesso costruire circa 75 mq.
Attualmente sul terreno insiste un immobile che in origine era una stalla. Il geometra che ho consultato a Montalto mi dice che dovrò spendere tra 140/160.000 euro. E’ chiaro che oltre al costo della casa in se dovrò sostenere altri costi quali per esempio l’abbattimento dell’attuale immobile e rendere agibile il viale d’ingresso di circa 30 mq, allacci, acqua, Enel, recinzione. Però la cifra 140-160.000 mi sembra eccessiva.
Lei saprebbe indicarmi un importo al mq solo per l’immobile chiavi in mano oppure mi potrebbe indicare una ditta seria a cui mi posso rivolgere nell’alto Lazio? Se può essere di aiuto posso inviarle la pianta dall’alto del terreno e dell’immobile attualmente presente.


Non sempre la ristrutturazione di un vecchio fabbricato esistente risulta economicamente conveniente. Oltre ad un certo livello di obsolescenza, praticamente ogni parte dell’edificio deve essere rimossa o demolita.
La conservazione delle sole strutture portanti, anche se in apparente buono stato di conservazione, richiede di valutare se vi è un rischio di infiltrazioni e risalite di umidità dal suolo (non sono quasi mai presenti adeguate impermeabilizzazioni contro terra). Tali strutture portanti difficilmente sono state dimensionate secondo parametri antisismici, in quanto le norme attualmente in vigore sono molto recenti. Questo comporta un inevitabile adeguamento, di non semplice attuazione, a costi considerevoli e dal risultato inevitabilmente di compromesso.
Tale scenario basta ed avanza per sponsorizzare la demolizione integrale dei vecchi immobili fatiscenti, che consente di ricostruire con caratteristiche strutturali moderne, raggiungendo valori di isolamento termoacustico elevati. Tale ricostruzione può essere realizzata in muratura o mediante i moderni sistemi costruttivi in legno, con tutti i vantaggi lungamente descritti all’interno degli articoli del blog.

Con alcuni accorgimenti, è possibile richiedere gli incentivi fiscali previsti per la riqualificazione energetica (Ecobonus), trattandosi di una vera e propria “sostituzione edilizia”, di muri, tetto ed infissi. l’Agenzia delle Entrate ha chiarito a più riprese che, mantenendo il volume del fabbricato originario, è possibile modificare la sagoma e l’area di costruzione.
La ristrutturazione edilizia ha senso se l’immobile presenta caratteristiche di pregio (storico, architettonico, affettivo) o è soggetto a vincolo (comunale o di Soprintendenza). Ovviamente la situazione cambia drasticamente per tutti gli edifici in buono stato di conservazione, realizzati in epoca recente, che non richiedono interventi pesanti, ma di semplice adeguamento (energetico, impiantistico e di finitura). Ricadono in quest’ambito tutti i lavori finalizzati a migliorare l’isolamento termico mediante coibentazione del tetto, realizzazione di cappotto in facciata, sostituzione degli infissi e dei vecchi impianti per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.

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COME TRASFORMARE NEL TEMPO LE CASE PREFABBRICATE https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/05/come-trasformare-nel-tempo-le-case-prefabbricate.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/05/come-trasformare-nel-tempo-le-case-prefabbricate.html#respond Fri, 17 May 2019 13:01:29 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=9968 PER QUALCHE STRANA RAGIONE, E’ ASSAI DIFFUSA LA CONVINZIONE CHE LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO NON POSSANO ESSERE MODIFICATE NEL CORSO DEL TEMPO

Buongiorno, vorrei cortesemente sapere se è possibile aprire una nuova finestra o ampliare le esistenti in una casa prefabbricata in legno.

Salve, ho una curiosità. Una casa prefabbricata è modificabile o non è possibile cambiare nulla nel tempo? Se voglio modificare l’impianto elettrico o un bagno, spostare una porta… ci sono problemi o è meglio fare in muratura? Grazie la seguo sempre.


In passato le case prefabbricate erano colpite da parecchi pregiudizi (per lo più immotivati), quasi sempre basati sulla scarsa conoscenza nel nostro paese dei sistemi costruttivi a struttura portante lignea.
La recente ampia diffusione delle costruzioni in legno, in particolare nelle regioni del nord Italia, sta progressivamente sgonfiando i luoghi comuni, anche grazie alle numerose fiere della bioedilizia, informazioni, blog e pubblicazioni liberamente a disposizione dei futuri acquirenti.
Stranamente, vi è un tema in particolare che preoccupa ancora molte persone, pur non trovando un oggettivo riscontro nella realtà.
Le case in legno sono modificabili nel tempo? E’ possibile apportare trasformazioni impiantistiche, spostare pareti, porte interne e serramenti interni?
Per correttezza, la risposta dovrebbe essere preceduta da un paio di domande. E se l’edificio fosse realizzato in muratura? In questo caso l’eventuale intervento risulterebbe più agevole?
Non è mai semplice mettere mano ad un edificio esistente. Chi ha esperienza di ristrutturazione nell’ambito delle costruzioni tradizionali conosce bene l’invasività di tali lavori, persino nel caso di piccoli interventi. E’ fondamentale partire da qui, poichè il mondo delle case in legno presenta persino qualche plus rispetto all’edilizia del mattone in quest’ambito.
Le case in legno vengono realizzate “a secco”, in quanto le varie componenenti (fatta eccezione per alcuni aspetti come sottofondi e massetti), non vengono legate tra loro mediante malta cementizia, ma mediante semplici connessioni lignee o metalliche. Questa caratteristica rende meno problematiche le necessarie operazioni di modifica che prevedano manomissioni, smontaggi, tagli, fresature, quanto meno rispetto a laterizio e calcestruzzo.

E’ evidente che una minore produzione di polvere e sporco, ma anche una migliore accessibilità, in particolare se le pareti sono dotate di contropareti tecniche sul lato interno, rappresenta un vantaggio non da poco se l’edificio risulta abitato, in quanto i lavori posso essere eseguiti con minori disagi, senza la necessità di trasferire gli occupanti presso un altro immobile.
Il vano impiantistico perimetrale (quasi sempre presente nelle case prefabbricate in legno – al contrario delle costuzioni in laterocemento), agevola l’accesso agli impianti elettrici ed idraulici e semplifica manutenzioni e modifiche.
Nel corso degli anni può subentrare l’esigenza di spostare una porta, abbattere una tramezza, variare la distribuzione interna o la forometria di facciata. Anche in questo caso va ricordato che si tratta di interventi possibili, ma assai invasivi, nelle costruzioni in muratura.
Le case in legno possono essere modificate (al contrario di quanto “si sente dire” su internet), ma occorre fare alcune precisazioni. La manomissione delle pareti interne non portanti risulta molto semplice, dato che in molti casi si tratta di semplici strutture in alluminio e cartongesso, mentre la questione risulta più delicata per i muri portanti interni ed esterni. In tutti i casi deve essere fatta una verifica statica-sismica prima di intervenire. I tecnici dovranno prevedere eventuali opere ausiliarie di rafforzamento, qualora la modifica andasse ad intaccare le caratteristice strutturali dell’immobile (ad esempio, mediante inserimento di travi o pilastri in acciaio).

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COSTI, PREZZI, SPESE PER COSTRUIRE IN LEGNO https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/05/costi-prezzi-spese-per-costruire-in-legno.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/05/costi-prezzi-spese-per-costruire-in-legno.html#respond Mon, 06 May 2019 15:19:44 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=9954 IL COSTO DI COSTRUZIONE REALE CHIAVI IN MANO PER UN EDIFICIO PREFABBRICATO IL LEGNO E’ COMPOSTO DA NUMEROSE VOCI DI SPESA, OLTRE ALLA CASA VERA E PROPRIA

Cerco un’informazione riguardo le case prefabbricate in legno.
Al di là dell’azienda più o meno efficiente, avendo già un terreno edificabile, il prezzo chiavi in mano varia?
Posso risparmiare avendo già il terreno di mia proprietà? Oppure quando ti scrivono nei loro siti ad esempio: chiavi in mano a 230 mila euro è comunque da aggiungere a questa cifra il costo del terreno per chi non ne fosse già in possesso?? Si parla leggendo nei vari forum di circa 1400/1500 euro mq. Risulterebbe inferiore questa cifra se ho già il terreno su cui costruire?


Buongiorno Architetto, ho un po’ di confusione, pur avendo letto moti dei suoi articoli.
Il prezzo chiavi in mano delle aziende cosa comprende? Mi parlano un po’ tutti di 1.500 €/mq, ma a sentire lei questa cicra non include la platea, l’architetto e tante altre voci. Quindi è ipotizzabile che si spendano 2.000 € o più. Giusto? Se così fosse non costa meno costruire in tradizionale? Grazie.


Buona parte degli articoli pubblicati sul blog “Guida alle case prefabbricate in legno” tratta questo argomento. Io stesso antepongo il capitolo costi agli aspetti progettuali durante i primi incontri con i miei futuri clienti, vista la rilevanza del tema.
L’incidenza economica elevata delle spese da sostenere per realizzare una casa prefabbricata in legno richiede una pianificazione a monte mediante uno studio di fattibilità serio e rigoroso.
Iniziare il percorso limitandoci a prendere per validi i prezzi medi reperibili sul web (peggio ancora se ci si limita alle “offerte” ed agli specchietti per le allodole (o per i polli), significa perdere tempo (e fare perdere tempo), nei casi migliori.
Sembra una banalità, ma il terreno è sempre escluso da tale cifra unitaria. I prezzi dei lotti edificabili varia tantissimo da zona a zona, partendo da 40-50.000 € sino a raggiungere (e talvolta superare) 300-400.000 € nelle aree di maggior pregio e minore disponibilità.

Gli altri capitoli di spesa sono accorpabili in 4 voci principali:
1. Opere da impresa tradizionale
2. Spese tecnico-professionali
3. Oneri comunali
4. Casa in legno fuori terra chiavi in mano

Il prezzo chiavi in mano fornito dalle aziende esclude i punti 1-2-3 e, pertanto, non rappresenta la cifra finale che andremo effettivamente a spendere. E’ inoltre importante che tale importo comprenda ogni spesa da sostenere. Non sempre le ditte costruttrici includono tutte le voci, scomputando ponteggi e mezzi di sollevamento o omettendo lavorazioni come sistemi di oscuramento, sanitari, pannelli fotovoltaici…. Più o meno in buona fede.
Il mercato è estremamente competitivo e costringe le aziende ad una massacrante gara al ribasso in cui vince quasi sempre il prezzo migliore. Non potendo lavorare in perdità (qualche volta i clienti dovrebbero pensarci….), è necessario ottimizzare al massimo il capitolato e, talvolta, sorvolare su qualche manchevolezza.

Generalmente sono previsti dei sotto-capitoli che suddividono i livelli di finitura in:
– Grezzo
– Grezzo avanzato (finito esternamente)
– Livello impianti
– Chiavi in mano comprese le finiture

Arrivando al cuore della domanda, quanto incidono le altre voci?
Ovviamente dipende dalle caratteristiche del progetto; ad esempio, un piano interrato ha costi maggiori di una semplice platea, oppure, gli oneri variano molto se il terreno è stato reso edificabile in tempi recenti (in molti casi parte del contributo è stato versato da chi ha effettuato i lavori di urbanizzazione).
Complessivamente è difficile spendere meno di 50-60.000 € per i punti 1-2-3. A tale proposito consiglio ai lettori di recuperare qualche vecchio articolo per approfondire l’argomento:

https://caseprefabbricateinlegno.it/2017/10/calcolare-i-costi-di-una-casa-prefabbricata.html
https://caseprefabbricateinlegno.it/2017/06/contenere-i-costi-e-realizzare-una-casa-prefabbricata.html
https://caseprefabbricateinlegno.it/2014/10/i-costi-reali-per-una-casa-prefabbricata.html
https://caseprefabbricateinlegno.it/2014/04/i-costi-di-una-piccola-casa-in-legno.html

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https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/05/costi-prezzi-spese-per-costruire-in-legno.html/feed 0
COME COSTRUIRE UNA CASA IN LEGNO CON POCHI SOLDI https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/04/come-costruire-una-casa-in-legno-con-pochi-soldi.html https://caseprefabbricateinlegno.it/2019/04/come-costruire-una-casa-in-legno-con-pochi-soldi.html#comments Mon, 08 Apr 2019 16:03:25 +0000 https://caseprefabbricateinlegno.it/?p=9947 I PREZZI MEDI DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO A BASSO CONSUMO ENERGETICO SONO ADEGUATI AL VALORE DI QUESTE COSTRUZIONI E COMUNQUE ALLINEATI ALL’EDILIZIA TRADIZIONALE IN LATERIZIO ISOLATO

Buongiorno Paolo. La seguo da alcuni anni ed apprezzo molto la sua scelta di rivolgersi ad un pubblico “ignorante” in materia, come in effetti sono io che vorrei costruire, ma che ovviamente non sono un tecnico.
Comunque l’intenzione di costuire una casa in legno ci sarebbe, ma si scontra con la realtà dei prezzi assurdi dei terreni. I lotti in vendita dalle mie parti sono molto costosi, bisognerebbe spostarsi verso la pianura, ma tra lavoro mio e di mia moglie e scuola delle bimbe la cosa sarebbe davvero problematica.
Le abbiamo pensate tutte, da comperare una casa a catalogo al grezzo e poi finire i lavori piano piano, ma anche qui non cambia molto, dato che i prezzi sono comunque alti e poi bisognerebbe completare comunque i lavori per entrare in casa.
Qui viene la domanda. Su internet si trovano costruttori che propongono case complete a prezzi bassi, anche a meno di 100.000 €. Capisco che non è proprio la stessa cosa che affidarsi ad una ditta “seria”, ma prima di scartare del tutto l’idea vorrei avere un suo parere.
Lei non ha mai avuto l’occasione di vedere di persona questi edifici più economici? Sono solo meno isolati o rifiniti o possono avere problemi in futuro? Ci sono costi nascosti che non vengono pubblicizzati (come immagino), tipo montaggio, vitto e alloggio operai, gru…..?


Costruire da zero una casa prefabbricata in legno, senza possedere un lotto edificabile di proprietà, richiede uno sforzo economico notevole, non alla portata di tutti. La crisi che ha colpito negli ultimi anni il mercato immobiliare ha sfiorato solo in parte il settore dei terreni edificabili, i cui prezzi restano generalmente elevati. L’incidenza economica del terreno resta pertanto sensibile.
In molti casi l’unica soluzione alle mutate esigenze abitative resta l’acquisto di un immobile esistente, con il vantaggio di potere accedere agli sgravi fiscali previsti per ristrutturazione e riqualificazione energetica. Ricordo che tali bonus non sono applicabili (con qualche piccola eccezione) nell’ambito delle nuove costruzioni.
Un fabbricato esistente difficilmente sarà realizzato in legno e, molto probabilmente, ricadrà in una classe energetica elevata e disperdente. Il prezzo più basso comporterà inevitabili limiti e vincoli, ma renderà immediata ed economica l’operazione.
Prima di scartare l’ipotesi di realizzare in proprio un nuovo edificio, va detto che alcune scelte di base possono abbassare parecchio gli importi. La soluzione più efficace è la suddivisione dell’intervento in 2 o più soggetti. Se trasformiamo l’idea di una villa singola in una casa bifamiliare sarà infatti possibile suddividere molte spese, limando parecchio il costo al metro quadro, a partire dal terreno che, come detto, resta una voce economicamente determinante sul totale.

Le scelte progettuali devono privilegiare le soluzioni architettoniche ed esecutive più semplici e coerenti con il sistema costruttivo scelto. Lo stesso dicasi per impianti e finiture. Ho scritto molti articoli sull’argomento che ritengo sempre utili ed attuali, alla cui lettura rimando i lettori interessati.
Giungendo al nocciolo della questione, non posso che ribadire che una casa di abitazione deve durare nel tempo, essere solida e sicura, isolata acusticamente e termicamente, salubre e costruita con materiali naturali. I costruttori di case prefabbricate in legno ad alto rendimento energetico (indifferentemente, a pareti intelaiate o a pannelli xlam) offrono valide soluzioni, collaudate e certificate, a costi non propriamente a buon mercato, ma del tutto allineati a quelli dell’edilizia tradizionale in laterizio isolato. Ricordo che le nuove costruzioni devono rispettare le norme tecniche in vigore, in particolare in materia di antisismica e di contenimento dei consumi energetici.
Faccio molta fatica a considerare “case abitabili” le costruzioni di cui parla il lettore, in quanto siamo tragicamente lontani dai requisiti minimi di legge. Il prezzo basso è dovuto alle caratteristiche costruttive, inidonee ad un uso abitativo permanente, oltre ad una corposa lista di voci mancanti (opportunamente occultate), che andranno inevitabilmente a rimpolpare il prezzo a fine lavori.

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