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ESPERTO IN BIOEDILIZIA
RIVESTIMENTI DI FACCIATA SULLE CASE IN BIOEDILIZIA

RIVESTIMENTI DI FACCIATA SULLE CASE IN BIOEDILIZIA

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I RIVESTIMENTI DI FACCIATA CONSENTONO DI DECORARE CON CREATIVITA’ LE SUPERFICI ESTERNE DELLE CASE IN LEGNO

Buongiorno. Ho letto il suo articolo sui rivestimenti in pietra per esterni in una casa in bioedilizia.
Noi stiamo realizzando un’abitazione a telaio e vorremmo fare il rivestimento in alcune zone esterne. Però per questioni di budget vorremmo eseguirlo in un secondo momento.
Vorrei sapere per la sua esperienza se è possibile e come bisogna preparare il muro in modo che possa essere installata la pietra a distanza di un anno magari. Il costruttore vorrebbe farcelo fare subito, ma noi vorremmo poterlo fare più avanti.


Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una grande diffusione dei rivestimenti di facciata in pietra (ma non solo). I pannelli in pietra ricostruita sono un prodotto ecologico realizzato mediante miscele di resina, fibre, terre e polveri minerali che riproducono fedelmente l’effetto delle rocce naturali o dei mattoni, sotto forma di conci di varia foggia e dimensione. Rispetto alla pietra “vera” si tratta di un materiale leggero e versatile, ideale per rivestire con eleganza singole pareti o intere facciate di edifici.
Le pietre ricostruite possono essere tranquillamente posate a secco all’esterno delle case prefabbricate in legno a basso consumo energetico, con lo scrupolo di scegliere in anticipo la tipologia di prodotto e di seguire scrupolosamente le istruzioni di montaggio fornite dalle aziende produttrici. Gli edifici in legno possono essere interessati da lievi movimenti di assestamento, soprattutto durante il primo anno di vita, che possono causare indesiderati fenomeni di fessurazione del rivestimento.
Per questo motivo, è fondamentale che la superficie su cui andranno posati i singoli elementi sia resistente, perfettamente liscia, pulita e priva di intonaco. Essa deve poter sostenere il peso della pietra, pari a circa 50-60 kg/mq, fissata mediante colle adesive certificate traspiranti.

La posa a regola d’arte deve essere affidata a squadre specializzate, in grado di operare sopra cappotti termici (in lana di roccia, fibra di legno, sughero o EPS) o su facciate ventilate. Le facciate ventilate rappresentano il supporto migliore in assoluto, in quanto la superficie esterna di incollaggio risulta distaccata dal cappotto sottostante mediante sottostrutture distanziali (in legno o metalliche). In questo caso i piccoli movimenti di un edificio in legno non vengono trasmessi al rivestimento e la presenza di una camera d’aria garantisce la traspirabilità dell’edificio ed un’asportazione del calore estivo naturale, senza formazione di condense e fenomeni di umidità interstiziale.
E’ sicuramente possibile richiedere una predisposizione al montaggio della pietra da parte del costruttore, con l’accortezza di non intonacare la superficie di posa, che deve garantire un supporto il più possibile liscio. A tale proposito, tra i costruttori di case in legno sono molto diffusi i pannelli in fibrocemento da esterni come le lastre Acquapanel, in quanto non temono gelo, pioggia ed intemperie anche se esposti per lungo tempo a vista, oltre ad essere resistenti, ignifughe ed isolate termicamente.
In alternativa la pietra può essere posata su cappotto termico armato, possibilmente privo di intonachino colorato.
Ribadisco il consiglio di scegliere il prodotto in fase di campionatura, in quanto molte aziende non garantiscono la posa in assenza di requisiti minimi, in quanto la pietra ricomposta è un materiale duttile, ma che può risentire particolarmente dei movimenti dell’edificio (fessurandosi) e dell’eventuale presenza di umidità (con formazione di macchie ed antiestetiche decolorazioni).

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