Architetto Paolo Crivellaro
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I PANNELLI XLAM SONO PREFERIBILI ALLE PARETI A TELAIO?

I PANNELLI XLAM SONO PREFERIBILI ALLE PARETI A TELAIO?

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IL SETTORE DELLE CASE PREFABBRICATE E’ IN COSTANTE ESPANSIONE IN ITALIA, CON UN’EQUA RIPARTIZIONE TRA STRUTTURE INTELAIATE E PARETI MASSICCE IN XLAM

Salve, seguo il suo blog da alcuni anni, complimenti per il lavoro interessante e competente.
Vengo subito al punto. Il mio dubbio è tra xlam e telaio; mi spiego meglio, sono molto attratto dalla costruzione in xlam che mi sembra più valida dal punto di vista strutturale, ma non essendo un tecnico sono solo impressioni le mie. Poi mi sembra più adatta per il caldo (questo lo scrive anche lei, mi pare) e più facile per fare modifiche, aggiungere prese, ecc.
Però mi è capitato di assistere recentemente al montaggio delle pareti prefabbricate di una casa nel mio comune da parte di XXXXXX. Devo ammettere che sono rimasto colpito dalla velocità e dalla precisione del lavoro, il che mi ha messo in crisi.
Se che in tanti le hanno fatto la domanda, ma, dovendo scegliere, è meglio il telaio o l’xlam? Grazie la leggo nel blog.


Per chi intende avvicinarsi seriamente alle costruzioni in legno, questa è la domanda delle domande.
Le cifre fornite dalle associazioni di categoria operanti nel nostro paese portano a ritenere che vi sia una suddivisione sostanzialmente equa del mercato tra edifici in legno realizzati con pannelli xlam e pareti prefabbricate a telaio, contrariamente alle altre nazioni europee, in cui la maggior parte dei montaggi impiega strutture intelaiate preassemblate in stabilimento, con un livello di prefabbricazione estremamente spinto.
Per certi versi l’xlam trova impiego diffuso (quasi) solo in Italia nel campo residenziale, mentre in paesi come la Germania o l’Austria (in cui operano vere e proprie industrie che producono pannelli) è utilizzato soprattutto per la realizzazione di edifici commerciali, produttivi o terziari.

Premettendo che si tratta di una personale opinione del sottoscritto, il successo dei pannelli massicci in Italia è dovuto ad alcuni fattori, primo tra tutti la percezione da parte del potenziale acquirente di una presunta maggiore solidità rispetto ai sistemi leggeri intelaiati, soprattutto nei confronti del terremoto (problema tipico dell’Italia e quasi sconosciuto nei paesi d’oltralpe). Come ripeto spesso, non si tratta di un vantaggio reale, in quanto il comportamento statico ed antisismico delle strutture in xlam non si discosta (soprattutto in ambito residenziale, per edifici a 2 o 3 piani fuori terra) da quello delle pareti a telaio.
Un altro fattore è la migliore capacità di isolare gli ambienti dal caldo estivo. In questo caso la massa del pannello migliora effettivamente la capacità della pareti di ritardare il passaggio dall’esterno all’interno dell’onda di calore, in quanto il contributo relativo all’inerzia della struttura portante è inevitabilmente superiore. Tuttavia il comportamento della parete esterna va giudicato complessivamente trattandosi di un pacchetto costituito da vari materiali strutturali, isolanti e di rivestimento.

Le pareti intelaiate possono raggiungere valori di sfasamento termico molto elevati, in grado di fornire un comfort estivo del tutto analogo alle strutture massicce, abbinando il telaio a pannelli coibenti ad alta densità.
La vera differenza a mio avviso è riscontrabile nell’approccio al cantiere che, nel caso del telaio, prevede un veloce montaggio degli elementi prefabbricati in pochi giorni ed un completamento degli impianti raprido, soprattutto se è prevista una predisposizione in sede di assemblaggio delle pareti.
I cantieri in xlam risultano inevitabilmente più lenti, in quanto viene sostanzialmente sostituita la tradizionale muratura con una sorta di mattone di legno. I vantaggi prestazionali sono i medesimi del telaio, ma la costruzione risulta molto più flessibile, permettendo facilmente modifiche in corso d’opera, ma risultando maggiormente esposta alle condizioni climatiche stagionali (sopratutto nel caso di piogge persistenti).

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