CASE PREFABBRICATE E MODIFICHE IN CORSO D’OPERA
DURANTE LE FASI DI REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO PUO’ SUBENTRARE LA NECESSITA’ DI EFFETTUARE PICCOLE MODIFICHE, SCONTATE E DI SEMPLICE GESTIONE NEI CANTIERI TRADIZIONALI IN MURATURA
Buongiorno Architetto. Mi piacerebbe avere più informazioni dettagliate riguardo alle eventuali modifiche in corso d’opera sulle case prefabbricate in legno; so ovviamente che l’ideale sarebbe fare un progetto alla perfezione e realizzarlo per com’è su carta, senza prevedere eventuali cambiamenti dell’ultimo minuto; ma so anche che tali cambiamenti possono essere effettuati, forse solo alcuni, forse solo in alcuni casi o solo in alcuni tipi di struttura.
Se si, come avviene materialmente il processo di variazione? (es: spostamento di una finestra, come si risolve? o una divisione interna differente dei muri interni?). Mi può dare delucidazioni in merito? Grazie sempre della disponibilità.
Quanto è semplice intervenire in una casa in legno in costruzione, andando ad intervenire su quanto progettato in sede esecutiva dai tecnici? In questo caso molto dipende dal sistema costruttivo e dalla ditta scelta.
Questo aspetto è sicuramente un punto di forza delle pareti in xlam, trattandosi di cantieri per molti aspetti simili a quelli tradizionali in muratura, nei quali (quasi) tutte le parti di cui è costituito l’edificio vengono assemblate sul posto. La situazione cambia radicalmente per la maggior parte dei prefabbricatori a telaio in quanto le pareti vengono realizzate in stabilimento comprensive di isolamenti, teli, cappotti, rasature, predisposizioni impiantistiche, infissi, oscuranti. E’ evidente che è ancora possibile intervenire prima che le pareti giungano in cantiere, mentre ci si potrà limitare a piccoli spostamenti di prese (e poco altro) una volta montate ed ancorate alla platea.
Meglio i sistemi in xlam? Non necessariamente.
Nella mia esperienza è fondamentale comprendere quali decisioni devono essere prese dai committenti ed in quali fasi. La corretta progettazione di un impianto (elettrico, idraulico, di ventilazione….) è sempre un vantaggio rispetto alle scelte sul posto, in quanto viene proceduto da uno studio di arredo di interni che consentirà un’ottimizzazione degli spazi e della fruibilità dei vari ambienti.
Ovviamente può accadere che possano mutare alcune esigenze rispetto a quanto deciso sulla carta. Per questo motivo la mia predilezione va verso i sistemi costruttivi in legno maggiormente flessibili, senza scartare i telai aperti o, meglio ancora, provvisti di contropareti, che consentono un approccio molto simile alle strutture in xlam.
Se le esigenze comprendessero lo spostamento di una porta o di una finestra, tali interventi risulterebbero di semplice gestione per le strutture ove meno spinta è la componente di prefabbricazione (ancora una volta l’xlam presenta alcuni vantaggi). Al contrario, le pareti in legno prefabbricate possono risultare abbastanza vincolanti, risultandone piuttosto difficoltosa (ma non impossibile) l’apertura, con il riposizionamento dei montanti strutturali. L’operazione resta maggiormente agevole per i telai semi-prefabbricati o in opera (qualche costruttore adotta questa soluzione).
Costruire in legno richiede un approccio corretto anche al committente che può apprezzare i numerosi vantaggi delle case prefabbricate, accettandone qualche vincolo, da considerare più come opportunità che come difetto rispetto ai sistemi costruttivi in muratura.