AUTOCOSTRUIRE LA PROPRIA CASA IN LEGNO
E’ POSSIBILE REALIZZARE UN EDIFICIO IN LEGNO IN PROPRIO (COME CAPITA DI VEDERE SPESSO NEI CANALI TELEVISIVI TEMATICI SU DIGITALE TERRESTRE O SATELLITE)?
Salve. La contatto perché ho trovato il suo libro e mi chiedo se possa fare al nostro caso?
Dico nostro perché, io ed altri miei cari amici, appassionati del legno, vorremmo intraprendere la costruzione di una casa in legno e ci chiedevamo quali sono i requisiti di una tale ditta. Immaginiamo che non basti essere un falegname artigiano che fa mobili ed infissi, prima di rompere le scatole ad un tecnico di zona volevamo documentarci, anche se in maniera superficiale sull’argomento. Grazie anticipatamente per la risposta.
La realizzazione di una casa in legno a basso consumo energetico deve assicurare il rispetto delle medesime normative assoggettate alle costruzioni tradizionali in laterocemento in materia di statica ed antisismica, sicurezza sui cantieri, igiene degli ambienti oggetto di permanenza di persone, isolamento termico, isolamento acustico. Gli edifici in legno devono inoltre essere autorizzati secondo l’iter ordinario, avvalendosi di tecnici abilitati (progettista, direttore dei lavori, strutturista, geologo,…..), richiedendo formalmente un permesso di costruire o analogo titolo abilitativo, nel rispetto dei regolamenti e delle norme tecniche locali, regionali e nazionali.
Tanto basterebbe (a mio avviso) a scoraggiare chiunque voglia cimentarsi in questo campo senza un’adeguata preparazione, a fronte di un cospicuo carico di incombenze, rischi e responsabilità.
Le odierne strutture in legno devono essere certificate in ogni componente (pannelli, pilastri, travi, ancoraggi). Se si pensa di risparmiare qualche migliaio di euro rivolgendosi ad un fabbro locale si può incorrere in sanzioni anche pesanti e difficilmente sarà possibile procedere ad un collaudo statico dell’edificio (personalmente non intendo suicidarmi professionalmente).
Nel caso del lettore, comprendo l’entusiasmo e la voglia di affrontare una divertente avventura con l’obiettivo di auto costruire assieme ai propri amici la propria casa risparmiando un bel mucchio di soldi, ma tale sogno si scontra con la realtà di un paese che (nel bene e nel male) esclude questo approccio nel mondo dell’edilizia, al contrario di quanto avviene in molte altre nazioni (come negli USA) in cui non vi sono molte differenze con il settore del bricolage quando si parla di legno.
Le imprese di costruzioni (del legno o del mattone) devono essere iscritte alla Camera di Commercio, avere una posizione Inail ed un D.U.R.C. (documento unico di regolarità contributiva) aggiornato, lavorare in cantiere con un P.O.S. (piano operativo di sicurezza), utilizzare mezzi di sollevamento, macchinari, ponteggi ed, in generale, una strumentazione certificata in perfetto stato di manutenzione e con regolari libretti d’uso. Il personale deve possedere un’adeguata formazione in materia di sicurezza, il che esclude la presenza in cantiere di ogni figura non professionale. E’ evidente che questo scenario ha ben poco a che fare con un volonteroso “fai da te”, anche se di comprovata capacità ed esperienza.
L’unico modo per non incorrere in errori e sviste resta quello di affidarsi alla supervisione di un tecnico preparato nel settore della progettazione e montaggio delle strutture in legno.
Lo sviluppo del settore negli ultimi anni ha prodotto molte professionalità di rilievo, soprattutto nelle regioni del nord Italia, tanto tra i progettisti strutturali, quanto tra gli operatori da cantiere.Il reperimento sul mercato di una figura con tali caratteristiche non è certamente impossibile ed è a mio avviso essenziale per consentire di affrontare tutti i necessari passi tecnico-normativi. Come ho già anticipato al lettore, il mio studio non è disponibile per consulenze di questo genere, occupandosi solamente di progettazione architettonica e direzione lavori in cantiere.