Architetto Paolo Crivellaro
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Paolo Crivellaro
ESPERTO IN BIOEDILIZIA
E’ DAVVERO UN PROBLEMA LA SALSEDINE PER GLI EDIFICI IN LEGNO?

E’ DAVVERO UN PROBLEMA LA SALSEDINE PER GLI EDIFICI IN LEGNO?

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LE CASE PREFABBRICATE IMPIEGANO IL LEGNO PER LA REALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE PORTANTI VERTICALI ED ORIZZONTALI, UN MATERIALE SOGGETTO AD USURA A CONTATTO PERSISTENTE CON UMIDITA’ E A SALSEDINE.

Buongiorno Architetto. Da qualche tempo ero alla ricerca della casa ideale.
Avendo individuato alcune papabili possibilità un po’ lontane da Eraclea (dove vivo ora in affitto e lavoro) e da Jesolo (dove abitano i miei genitori e quindi a mio avviso per questo ultimo motivo) mamma e papà mi hanno offerto parte del terreno di loro proprietà perché io possa costruire una casa prefabbricata.
Papà e’ un falegname in pensione da molti anni e fin da piccola ho apprezzato e amato il legno in tutte le sue forme. Ora il dubbio e’: la salsedine della zona avrà ad influire sul materiale che intendo utilizzare.
Ho capito le mille sfumature legate al prezzo, anche se non fino in fondo come riconoscere la differenza tra i vari”modelli”di costruzione. Mi faro’ assistere da qualcuno che se ne intenda.
Ho inoltre sentito dire che ciò che si definisce “bioedilizia” non sempre e’ confrontabile tra le varie ditte che utilizzano quindi composti diversi.
Credo che comprerò presto il Suo libro, sperando di capirci qualcosa di più e cominciare la mia ricerca. La ringrazio infinitamente.


Il tema è stato già affrontato e si colloca in quadro più ampio che include tutte le problematiche inerenti il degrado dei moderni edifici a struttura portante in legno come appunto le case prefabbricate oggetto di trattazione del sito.
Questi sistemi costruttivi costituiscono davvero un’alternativa alla tradizionale muratura e devono pertanto garantire una lunga durata nel tempo, a partire dagli elementi strutturali, che vanno preservati dal degrado proteggendoli dall’azione diretta degli agenti corrosivi ed usuranti, come le intemperie (pioggia, neve, grandine, irraggiamento diretto del sole) ed evitando il contatto continuativo con l’acqua proveniente da risalite per capillarità dal terreno, condensa o infiltrazioni.

La durata della costruzione è garantita dai pacchetti di rivestimento esterni ed, in particolare dall’isolamento a cappotto di facciata intonacato che rappresenta l’elemento protettivo dal degrado della struttura e di tutte le parti in legno dell’edificio, a prescindere dal sistema scelto (telaio o massiccio) e dal materiale impiegato per la coibentazione (EPS, sughero, lana minerale o fibra di legno). E’ evidente l’importanza delle manutenzioni che devono garantire il buono stato dell’intonaco e di tutte le parti dell’edificio esposte esternamente, dando per scontata una corretta progettazione ed installazione a monte.
Alle nostre latitudini, un edificio in legno non risente pertanto della presenza o meno della salsedine o di alti tassi di umidità esterni (come in Pianura Padana), mentre la situazione cambia radicalmente nelle regioni caratterizzate da climi più estremi (come nei tropici).

Nelle aree marittime, la salsedine è peraltro un problema comune di tutti gli edifici, non solo per le parti in legno, coinvolgendo praticamente ogni elemento di una costruzione, anche in muratura, come gli intonaci, le tinteggiature e le parti in metallo. Gli intonaci dovrebbero essere traspiranti ed idrorepellenti, nonché in grado di resistere efficacemente agli sbalzi di temperatura a all’azione diretta dell’irraggiamento estivo.
Le altre parti in legno, come le sporgenze del tetto, gli eventuali pilastri e le strutture dei balconi, si possono rivestire a loro volta al fine da assicurarne una corretta protezione dal salnitro, mentre finestre ed elementi di oscuramento (persiane, tapparelle) andrebbero sempre scelte in alluminio o pvc.
Esposti all’esterno all’azione della salsedine gli elementi in legno tendo ad assumere rapidamente una colorazione grigia, pur trattandosi di un viraggio superficiale, che può essere corretto con frequenti manutenzioni e prodotti impregnanti specifici (che possono ritardare gli effetti dell’esposizione prolungata a questo agente). Molto più seria è l’esposizione diretta con fonti di umidità, che può dare vita a fenomeni di serio deperimento della struttura.

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