Architetto Paolo Crivellaro
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X-LAM O TELAIO, QUAL’E’ LA SCELTA MIGLIORE?

X-LAM O TELAIO, QUAL’E’ LA SCELTA MIGLIORE?

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Da poco ho incominciato a informarmi sul settore prefabbricato in legno e sto scoprendo molte ditte e diversi metodi di costruzione.
Mi trovo abbastanza confuso su quale ditta è tecnologia da usare per la costruzione della mia villetta, per adesso un’azienda abbastanza seria mi è sembrata XXXX con il loro sistema x-lam, la quale segue i lavori dal progetto alle fondamenta, costruzione, finiture, dettagli, recinzioni, iter burocratici ecc ecc. Lei conosce la ditta in questione? E secondo lei costruire una villetta in legno a Reggio Emilia dove c’è parecchia umidità e consigliato il legno?
Quale sistema costruttivo usare: telaio / x-lam per una villetta di 150mq con 2 livelli?
Complimenti per il blog. A presto e buon lavoro.

Buongiorno Architetto, seguo da tempo il suo blog e penso di avere imparato parecchie cose, ma resto confuso rispetto al sistema costruttivo da scegliere. Non ho mai trovato un suo parere chiaro in merito su quale sia la struttura migliore (x-lam o telaio). Le chiedo solo questo, grazie.


Dopo oltre sette anni che ho scelto di rendere pubbliche le mie opinioni sulle case in legno, mi sono chiesto spesso quali fossero le domande più frequenti da parte dei lettori del blog e non mi sono particolarmente sorpreso scoprendo che il tema più sentito è relativo alla scelta del sistema costruttivo “migliore”, ovvero il dilemma: x-lam o telaio?
In effetti sono molti gli articoli scritti sull’argomento, anche recentemente.
In questi anni di attività professionale ho avuto modo di progettare e costruire edifici per i miei committenti impiegando entrambi i sistemi costruttivi, che ritengo efficaci sotto ogni punto di vista.
Il comportamento statico/antisismico e le prestazioni energetiche sono molto simili, rendendo entrambe le soluzioni indicate per costruire edifici sicuri e termicamente isolati. Anche i prezzi al pubblico sono molto simili.

La vera differenza tra le due soluzioni risiede nelle modalità di assemblaggio delle pareti, in quanto i cantieri che impiegano i pannelli x-lam comportano a tutti gli effetti una realizzazione in opera.
La prefabbricazione, infatti, è limitata alla produzione di materiale pretagliato e numerato, che andrà montato a secco direttamente sul posto. Un cantiere, per certi versi, simile a quelli tradizionali in laterocemento, con un notevole spazio per modifiche e varianti e una notevole flessibilità progettuale.
Le pareti a telaio rientrano in pieno nella definizione di “case prefabbricate”, in quanto il loro assemblaggio avviene quasi interamente in stabilimento. Le pareti che giungono in cantiere, oltre alla struttura portante, comprendono quasi sempre i pannelli di chiusura, gli isolamenti termici interni ai montanti, i cartongessi, i cappotti esterni già parzialmente intonacati, gli infissi, gli oscuramenti, le predisposizioni dell’impianto elettrico (tubi e scatole vuote). Per questo motivo, il montaggio di una casa prefabbricata al grezzo risulta estremamente veloce e difficilmente supera la durata di una sola settimana.

La campionatura risulta abbastanza impegnativa per i committenti che devono decidere ogni aspetto dell’edificio in pochi giorni.
Le ditte che offrono le pareti a telaio sono spesso straniere e quasi sempre di dimensioni medio-grandi, mentre i pannelli x-lam sono appannaggio di aziende medio-piccole che operano in un territorio locale o regionale, generalmente italiane. Questa distinzione non comporta un giudizio qualitativo, ma intende fornire un semplice inquadramento basato sulla realtà dell’attuale scenario del settore delle case in legno in Italia.
Le piccole differenze tra i due sistemi costruttivi (migliore comportamento delle pareti in x-lam in regime estivo, con un valore di trasmittanza invernale più basso per le pareti a telaio) possono essere compensate con una corretta scelta dei pannelli isolanti (materiale, spessore e densità).

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