ITER BUROCRATICO PER LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO
LE CASE IN LEGNO A BASSO CONSUMO ENERGETICO RAPPRESENTANO UN’ECCELLENTE ALTERNATIVA ALLE SOLUZIONI COSTRUTTIVE TRADIZIONALI IN MURATURA E SONO ASSOGGETTATE ALLE MEDESIME NORMATIVE.
Salve, avrei bisogno di alcune informazioni per la costruzione di un appartamento in legno.
Ho acquistato uno stabile in un quartiere di case familiari formate da 3, massimo 4 piani.
Il mio ha solo un piano edificato, il secondo vorrei farlo in legno, vorrei capire a che burocrazia vado incontro, quanto costano tutte le autorizzazioni necessarie per costruire? La tempistica?
Buongiorno Architetto, dovendo costruire una casa in legno in provincia di Piacenza, quale è l’iter che devo seguire? Mi serve un architetto progettista o posso affidare tutto alla ditta di case prefabbricate?
Mi scusi per le domande banali, ma sono del tutto a digiuno di costruzioni, non solo in legno.
Le soluzioni costruttive che si possono legittimamente includere nella categoria delle “case prefabbricate” a basso consumo energetico non vanno assolutamente confuse con il settore delle strutture in legno rivolte alla realizzazione di annessi da giardino, box ed autorimesse, bungalow e casette da campeggio.
Le case in legno rappresentano una soluzione costruttiva moderna in grado di rispondere efficacemente agli attuali obblighi normativi in materia di sicurezza, antisismica, isolamento termoacustico delle costruzioni. Per questo motivo vanno considerate una semplice opzione rispetto alla tradizionale muratura in opera, con parecchi punti di forza e qualche limite.
Rispetto ai vantaggi ed agli svantaggi, sul portale sono reperibili innumerevoli articoli tematici, facilmente reperibili nella sezione dedicata o mediante la funzione “cerca”.
L’iter burocratico per la realizzazione di una casa prefabbricata in legno (a catalogo o a progetto, a pareti intelaiate o in xlam) è il medesimo delle costruzioni in latero-cemento e dipende esclusivamente da quanto previsto dai regolamenti locali del comunque di edificazione.
Il percorso autorizzativo seguirà caso per caso la specifica prassi ordinaria che potrà prevedere un passaggio in Commissione Edilizia ed il rilascio di un Permesso di Costruire o una semplice S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Se in zona sono presenti vincoli o è necessario il rilascio del parere preventivo di uno o più enti, andranno predisposte da parte del tecnico progettista le relative documentazioni, come nel caso dell’autorizzazione paesaggistica da richiedere alla soprintendenza ai Beni Ambientali.
Il rilascio del nulla osta comunale permette di dare il via ai lavori di costruzione (generalmente entro un’anno dalla concessione, con l’obbligo di terminare il cantiere entro tre anni).
Le spese da sostenere per gli oneri comunali (urbanizzazione primaria e secondaria, costo di costruzione, bolli e diritti di segreteria) non dipendono altresì dal sistema costruttivo scelto, ma dalle caratteristiche e dalla consistenza edilizia dell’edificio.
Due edifici uguali in legno e in muratura saranno pertanto assoggettati al medesimo iter burocratico e comporteranno il medesimo esborso per la committenza nei confronti dell’amministrazione comunale.
Le differenze (notevoli) sono riscontrabili soprattutto nei rapporti con i costruttori, in quanto le aziende di case prefabbricate si occupano direttamente della preventivazione, al contrario delle imprese di costruzioni tradizionali che forniscono la propria offerta economica unicamente sulla base del computo metrico estimativo fornito dal progettista.
La gestione della campionatura e la stesura degli esecutivi di cantiere differenzia notevolmente le aziende del legno dai costruttori del latero-cemento, in quanto tecnico e committenti vengono assisititi in tutte le fasi, in particolare per i livelli di finitura chiavi in mano.