EDIFICI IN LEGNO, X-LAM E TETTI PIANI
GLI EDIFICI (NON SOLO IN LEGNO, RESIDENZIALI O NON) DI FOGGIA MODERNA ADOTTANO PREFERIBILMENTE COPERTURE PIANE O, IN ALTERNATIVA, AD UN UNICA FALDA SCARSAMENTE PENDENTE.
Buonasera Arch. Crivellaro. Ho letto il suo libro con grande interesse e seguo con attenzione il suo blog.
Vorrei chiederle cosa ne pensa delle case prefabbricate con tetti piani perché mi sembra di capire che vengono sconsigliati da tanti tecnici nonostante compaiano anche come foto di copertina di articoli sul suo blog e a mio avviso le costruzioni. Le case in legno con con tetto piatto o quasi sono molto originali moderne e carine.
Infine chiedo se mi puo’consigliare aziende che lavorano con la filosofia X-lam nel riminese o che sono disposte a lavorare lì per chiedere un preventivo.
La scarsa diffusione dei tetti piani nelle case in legno è dovuta principalmente alla necessità di limitare i rischi dovuti alle possibili infiltrazioni che potrebbero verificarsi in caso di eventi atmosferici eccezionali o di inefficace smaltimento delle acque meteoriche da parte dei pluviali.
Un tetto piano è sempre (leggermente) inclinato per permettere alla pioggia di scorrere sulla superficie e defluire sino ai punti di raccolta e dispersione posti all’esterno dell’edificio.
Le falde inclinate garantiscono sempre un’efficace asportazione naturale dell’acqua, ma, al di sotto di certe pendenze, è sempre possibile che una minima percentuale di acqua possa ristagnare in alcune parti a causa della non perfetta inclinazione del piano o negli angoli.
Se l’impermeabilizzazione è a tenuta stagna non sussistono particolari problemi, mentre il rischio di infiltrazioni è molto elevato in presenza di discontinuità, fessure o cedimenti delle guaine.
Negli ultimi anni l’impiego di prodotti a composizione liquida in sostituzione delle tradizionali membrane posate in opera ha garantito una migliore tenuta all’acqua rispetto al passato e tuttavia non è mai da sottovalutare l’azione deteriorante dell’esposizione diretta a sole, ghiaccio e variazioni termiche stagionali. Qualsiasi guaina impermeabilizzante appena posata appare resistente ed elastica, mentre nel corso di anni essa può perdere queste caratteristiche divenendo più rigida e fragile.
Per questo motivo nelle case prefabbricate con tetto piano va assicurata una manutenzione costante dei pluviali che non si devono mai intasare a causa dell’inevitabile accumulo di foglie e sporcizia.
Una soluzione per ovviare parzialmente al problema può essere la realizzazione di un tetto a scarsa pendenza (non piano) invisibile all’esterno se nascosto da un muretto perimetrale, assicurando un impatto estetico del tutto analogo ad una terrazza, con la garanzia di un deflusso migliore delle precipitazioni.
Per quanto riguarda la seconda domanda del lettore, generalmente non consiglio una ditta in particolare a cui rivolgersi, in quanto la mia esperienza con le aziende di case in legno locali è limitata al mio territorio di operatività professionale.
Le piccole aziende italiane stanno acquisendo progressivamente competenze ed esperienza e possono costituire un’eccellente alternativa ai costruttori di case prefabbricate più conosciuti, in particolare nel settore delle strutture massicce come l’x-lam, ponendosi sul mercato a prezzi spesso vantaggiosi.
Un’indagine tecnica della ditta deve sempre essere fornita da un professionista affidabile che possa verificare le caratteristiche di pareti, solai e coperture, il luogo di produzione (se la ditta produce, assembla o compra le strutture), le modalità di montaggio, le certificazioni, la capacità di intervento nel corso degli anni successivi.
Il settore delle case prefabbricate in legno a basso consumo energetico ha ampliato moltissimo le possibilità di scelta per il potenziale acquirente, che ha molte più opzioni a sua disposizione rispetto al passato, ma anche più difficoltà nella valutazione.