UNA CASA PREFABBRICATA “UMIDA” – SECONDA PARTE
DOPO AVER PUBBLICATO LA RICHIESTA DI UNA PROPRIETARIA ESASPERATA DALLA MUFFA RISCONTRABILE NELLA PROPRIA ABITAZIONE IN LEGNO, VORREI RISPONDERE ALLE VARIE DOMANDE POSTE, SPERANDO POSSA ESSERE DI INTERESSE PER TUTTI I LETTORI DEL SITO.
Ora le chiedo:
Non è davvero possibile risolvere il problema in alcun modo? noi abbiamo suggerito all’amministratore delegato magari l’installazione di un riscaldamento a pavimento che, vedendo passare i tubi sotto il pavimento, magari potrebbe aumentare la temperatura alla base e diminuire la differenza di temperatura tra base e soffitto e, di conseguenza, non arrivare al punto di rugiada.
L’analisi termografica ha evidenziato correttamente alcuni aspetti del problema, in quanto la mancanza di isolamenti termici sul solaio controterra comporta un inevitabile ponte termico a pavimento, con conseguente differenza di temperatura (di 4-6 gradi) tra la parte bassa, fredda e quella superiore. Pur rimanendo corretto il tasso di umidità, l’asportazione della stessa risulta problematica negli angoli e nelle zone meno ventilate, a causa della presenza del mobilio, creando condense e formazione di muffa.
L’installazione di un pavimento radiante difficilmente può risolvere il problema, in quanto il funzionamento di tale impianto sarebbe limitato a pochi periodi di freddo durante l’anno, grazie al buon isolamento dell’involucro dell’edificio, mentre consiglio di ricorrere ad un efficace sistema di deumidificazione, centralizzato o mediante unità autonome da posizionare nelle zone maggiormente interessate al fenomeno.
A suo parere le zanche ed un insufficiente isolamento del pavimento non possono essere la causa di questo problema?
Considero poco significativo il contributo degli ancoraggi metallici, mentre la causa principale del problema sembra da individuare nella mancanza di isolamenti termici del solaio controterra, generalmente a carico della ditta costruttrice del legno.
Questo problema potrebbe causare problemi strutturali andando avanti nel tempo (agli isolamenti interni, ai travetti…)?
Escluderei un coinvolgimento delle strutture e dei pannelli isolanti, pur non posedendo elementi diretti per giudicare nel dettaglio la gravità della situazione, in quanto il tasso di umidità rilevato sembra corretto, il che fa pensare ad un’umidità superficiale.
Quando la muffa si presenta è comunque molto difficile debellarla senza interventi radicali e medianti prodotti specifici.
Abbiamo trovato su internet delle pitture anticondensa che non dovrebbero far creare muffa sulle pareti. Potrebbe essere una temporanea soluzione alternativa?
Questi prodotti sono abbastanza efficaci e possono dare dei buoni risultati in abbinamento ad altri interventi di rimozione della muffa e di asportazione dell’umidità.
Ammesso che la causa sia veramente il massetto, a suo parere è vero che loro non sono responsabili per il ponte termico che si viene a creare? A nostro parere loro sono colpevoli quanto l’impresa edile in quanto hanno avuto una carenza di progettazione non prevedendo questo effetto in caso di installazione su massetto non isolato.
Nella mia esperienza con le case in legno, la ditta costruttrice si occupa direttamente di isolare il solaio controterra mediante posa di pannelli (quasi sempre in xps), dato che la soletta in cemento armato comporta un inevitabile ponte termico.
Una ditta di provata esperienza come il costruttore in questione non dovrebbe aver sottovalutato il problema, per cui faccio davvero fatica a comprendere quali possano essere le responsabilità delle varie figure coinvolte.
L’impresa che realizza le strutture di fondazione generalmente si limita all’esecuzione dei cementi armati per cui ne escluderei un coinvolgimento diretto, mentre andrebbe chiarito il ruolo dei tecnici (progettista e/o direttore dei lavori – probabilmente si tratta di un unico professionista).
Dato che abbiamo solo un paio di mesi per poterci rivalere prima del termine della garanzia, Le chiediamo se conosce avvocati seri e competenti in causa a cui possiamo rivolgerci per far valere i nostri diritti (il nostro non ci è sembrato in grado di far valere tutti i nostri diritti) in quanto non ci accontentiamo semplicemente di un rimedio temporaneo che ci viene dato per tenerci buoni…… Se ripenso agli ultimi 10 anni non provo altro che senso di ansia, stanchezza, depressione,delusione, stress, litigate, telefonate, lavorate impressionanti a svuotare le stanze e poi ripristinare tutto con due bambini piccoli…. non ho intenzione di passare tutte le vacanze della mia vita a tinteggiare casa, anno dopo anno, e dover pagare un mutuo che ci permette a malapena di sopravvivere per avere una casa infestata di muffa, malsana e che magari fra 20/30 anni avrà anche problemi strutturali.
Da quando abitiamo in questa casa mio marito è divenuto asmatico e da due anni a questa parte anche io soffro di rinite allergica e, tra gli altri componenti, sono allergica anche alla muffa…. la nostra salute è già stata compromessa, ora vorrei almeno salvaguardare quella dei miei bimbi, sempre non sia già troppo tardi….
Mi dispiace, ma non saprei consigliarle un avvocato (con tutto il rispetto, è una categoria che cerco di non frequentare).
La presenza di muffa in un’abitazione è un problema serio che deve essere affrontato con interventi radicali e che può comportare allergie ed affezioni serie.
Va anche detto che la muffa si può debellare e prevenire, ma richiede un comportamento adeguato da parte degli occupanti aumentando i ricambi d’aria il più possibile e deumidificando.
Secondo lei, se riuscissimo a trovare un acquirente, potremmo vendere la casa senza avere ripercussioni per la muffa? Abbiamo anche pensato questo… vendere la casa dei nostri sogni, pensata, studiata, desiderata, amata …. per non aver più a che fare con questo problema, per dimenticare questo incubo, ma se poi chi la compra si rivale su di noi per questo problema?
La maggior parte degli edifici in muratura poco isolati presentano problemi di ponti termici e muffe, generalmente negli angoli, vicino alle finestre, nei locali con alti tassi di umidità (cucina, bagni), nelle mansarde, degli ambienti poco aerati o ciechi. Tali immobili sono sul mercato e mi risulta vengano senza alcun problema.
La presenza di umidità e muffa in una casa in legno prefabbricata rappresenta certamente un’anomalia, in quanto si tratta di una problematica abbastanza rara (ma non impossibile) che può dipendere da una sommatoria di fattori, non ultimo l’errato utilizzo del fabbricato (in buona fede) da parte dei proprietari. Nel caso specifico l’effettiva assenza di isolamenti termici sulla soletta del piano terra resta comunque un fatto grave ed assolutamente non ammissibile, se confermato.