IL VESPAIO AREATO E’ SEMPRE NECESSARIO?
LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO RICHIEDONO UNA CERTA ATTENZIONE NELL’ESECUZIONE DELL’ATTACCO AL SUOLO, CHE DEVE EVITARE RISALITE DI UMIDITA’ ALL’INTERNO DELLE PARETI.
Buonasera Architetto, le scrivo per informarla che alla fine c’è l’abbiamo fatta, mia figlia si sposa il prossimo 6 settembre ed abiterà nella sua casa in bioedilizia di cui ne andiamo fieri e soddisfatti, questo anche grazie a lei che con il suo libro ci ha convinto a compiere questo passo in barba allo scetticismo della gente del paese.
Le scrivo perché volevo chiederle un parere tecnico che ha dei risvolti economici, le fondamenta della casa di mia figlia sono state fatte con un getto di magrone su un piano di ghiaione, successivamente sono stati armati dei muri in calcestruzzo da cm 50×50 che seguivano il perimetro esterno dei muri e anche quelli interni, tra una trave e l’altra hanno messo i classici igloo.
Ora vengo al dunque, siccome anche io devo costruire casa in fianco a loro e il mio budget avendo dato una mano a mia figlia si è ridotto; le chiedo se non ci sarebbe un sistema più economico per costruire la platea, per esempio limitandomi a realizzare uno zatterone intero sopra un piano di ghiaione e riducendo così i costi di manodopera; se lei conosce qualche altro sistema che io non conosco o qualche link a cui far riferimento.
Ringrazio innanzitutto il lettore che conferma ancora una volta con la sua mail lo scopo dell’attività di divulgazione che sto portando avanti dal lontano 2008, rivolta a tutti e priva di finalità commerciali.
Ovviamente il mio studio di progettazione è a disposizione di chiunque fosse interessato ad essere seguito professionalmente dal sottoscritto, sempre all’interno di un incarico formale a distanza ragionevole (mi trovo a pochi chilometri dal casello A4 di Sommacampagna).
Tornando alla domanda, una casa in legno va sempre ancorata ad una struttura di fondazione in cemento armato.
Qualsiasi altra soluzione costruttiva non rientra tra gli edifici permanenti a basso consumo energetico oggetto di trattazione all’interno della “Guida alle case prefabbricate”.
Le platee areate consentono di interrompere la risalita di umidità dal terreno e di disperdere il gas radon (se presente), grazie ad una vera e propria camera di ventilazione costituita da elementi in pvc (granchi o igloo a perdere posati sul magrone), munita di alcune aperture verso l’esterno per consentire un efficace ricambio dell’aria.
Lo spazio al di sotto del solaio consente un agevole passaggio delle tubazioni di collegamento alle reti e degli scarichi fognari che vanno predisposti e postati prima del getto del calcestruzzo.
Una platea areata è realmente separata dal terreno, in quanto la naturale umidità che si forma al di sotto della costruzione viene asciugata dalla ventilazione del vespaio.
Le case prefabbricate soffrono parecchio un eventuale eccesso di umidità che, a lungo andare, può infiltrarsi attraverso gli isolamenti delle pareti per capillarità, causando parecchie problematiche, a partire dal peggioramento delle prestazioni energetiche complessive.
Le bocchette di areazione vanno poste abbastanza in alto per favorire la ventilazione del vespaio per effetto camino soprattutto durante l’inverno, in quanto l’aria fredda esterna che entra nel vespaio si riscalda ed è in grado di assorbire umidità, mentre d’estate l’aria fredda del vespaio tende parzialmente a ristagnare all’interno della camera, bloccando la ventilazione che dovrebbe asportare l’umidità.
Ovviamente la platea areata non è l’unica soluzione per una casa prefabbricata ed è possibile risparmiare qualche migliaio di euro, ricorrendo alle soluzioni più tradizionali con verspaio in ciottoli o prive del tutto di vespaio.
Bisogna inoltre ricordare che (paradossalmente) andrà curato maggiormente l’isolamento contro il solaio a causa delle maggiori dispersioni termiche dovute proprio alla camera di ventilazione rispetto ad una platea in aderenza al terreno.
Per la scelta e le modalità di realizzazione andrebbe infine considerata anche la zona di costruzione, in quanto anche la temperatura media del terreno varia tra nord e sud Italia.
Perfetto era quello che volevo sapere , non è necessario il vespaio areato ma anche uno strato di ciottoli di adeguato spessore sotto un getto di magrone dove verrà armata la platea di ancoraggio. Ora lei parla di isolare , ma se costruisco una casa in bioedilizia con un impianto di riscaldamento a pavimento che è già isolato di per se verso il basso vale la pena di isolarla ulteriormente? Perché durante l inverno io mi scaldo con il mio impianto ma se non mi isolo troppo magari il terreno potrebbe cedermi un po di fresco in estate tramite il pavimento, in poche parole , per una casa coibentata come una casa in legno meglio una platea fredda o una platea calda? La ringrazio anticipatamente per la risposta e la saluto cordialmente
buon giorno. sarei interessato alla realizzazione di una casa a+ in legno o mista, ad un solo piani, su lotto di 500 mq. l’ abitazione di 120-150- mq con due stanze due bagni, soggiorno e cucina uniti. grazie