IGLOO SOTTO GLI EDIFICI IN LEGNO E MHM
GLI IGLOO (O GRANCHI) SONO DELLE STRUTTURE PLASTICHE CHE CONSENTONO DI CREARE UN’INTERCAPEDINE TRA IL TERRENO ED IL SOLAIO DI POSA DELLA COSTRUZIONE IN LEGNO.
Ho acquistato un pezzo di terreno e vorrei costruire una casa prefabbricata in legno in provincia di Vicenza, in una zona molto abbondante di acqua nel sottosuolo.
Penso sia molto importante dove appoggia la casa di legno, relativamente ad isolamento, ristagni, se i marciapiedi vanno realizzati un tutt’uno con la platea.
Il mio architetto mi ha proposto gli igloo, ma questi sono fonte di ristagno di acqua all’interno della platea.
Poi vorrei un suo consiglio sulla struttura con pareti in legno massiccio di tavole di abete sovrapposte in direzioni diverse legate meccanicamente con con chiodi o spine di legno di faggio, oppure con chiodi di acciaio, in quanto non so se con il tempo i chiodi di legno si muovono e non fanno un tutt’uno con la parete.
Mi scuso ancora se non sono stato sufficientemente chiaro,e se ho chiesto cose al di fuori del normale non so fino a dove posso chiedere, questi sono alcuni dei miei dubbi, non la tedio con altri.
Le due distinte domande del lettore riguardano temi abbastanza diversi tra loro.
Il secondo quesito è relativo ad un sistema strutturale non troppo diffuso tra i costruttori di case in legno a basso consumo energetico, definito MHM – Massiv Holz Mauer.
Generalmente ci si orienta verso il collaudato telaio “ballon frame” o le pareti xlam, sempre più richieste dai clienti italiani, che sono una versione “tridimensionale” del lamellare. In questo caso le varie tavole a strati incrociati sono legate a colla, senza chiodi o viti.
Le strutture in MHM possiedono comunque buone qualità strutturali, molto simili alla versione massiccia xlam e si prestano per la realizzazione di strutture in altezza o da realizzarsi in zona sismica.
Quanto agli igloo, come ripeto spesso, le caratteristiche delle case prefabbricate in legno consigliano di affrontare con particolare attenzione il problema dell’umidità alla base della costruzione.
Vanno sempre scongiurate le risalite per capillarità attraverso gli isolamenti termoacustici ed i pannelli appoggiati ed ancorati alla platea, possibilmente rialzando l’estradosso del solaio rispetto al terreno e creando una camera di ventilazione efficace, in grado di smaltire l’umidità sottostante, mantenendo basso il tasso di vapore d’acqua sotto la costruzione in legno.
Gli igloo sono elementi a cupola in pvc a pianta quadrata di misure ed altezza variabili che permettono la realizzazione di vespai ventilati, particolarmente utili nelle zone a rischio gas Radon o molto umide a causa delle caratteristiche morfologiche del terreno.
Questo sistema facilita il passaggio delle tubazioni impiantistiche per l’adduzione delle reti e lo scarico delle acque reflue.
Trattandosi di elementi strutturalmente portanti, permettono un certo risparmio di materiale strutturale come ferro e calcestruzzo.
In questi anni ho sempre privilegiato le platee aerate per le case in legno che, a fronte di costi leggermente superiori alle soluzioni tradizionali non aerate, garantiscono un’efficace smaltimento dell’umidità in eccesso, scongiurando in partenza qualsiasi problematica dovuta alla formazione di acqua al piede delle pareti in legno.
Consiglio in ogni caso di prevedere un tubo di drenaggio forato per la raccolta dell’acqua collegato ad un pozzo perdente attorno alla platea, ricoperto da materiale drenante e un telo antiumidità sopra il piano di posa in cemento armato della costruzione in legno.
Cosa ne pensa del metodo abbastanza innovativo per annullare la capillarità nell’umidità di risalita dell’acqua e dei sali nei muri?
La tecnica prevede di installare un dispositivo, grazie al quale le molecole d’acqua salina si dirigono verso il basso (in seguito ad un’effetto fisico che si manifesta solamente all’interno del muro) ed il muro affetto da umidità di risalita si deumidifica e si mantiene asciutto da lì in poi?