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RIALZARE LA PLATEA DELLE COSTRUZIONI FERTIGHAUS

RIALZARE LA PLATEA DELLE COSTRUZIONI FERTIGHAUS

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LE NORME DIN 18195 TEDESCHE IMPONGONO UNO “STACCO” TRA LA QUOTA DEL TERRENO E L’ESTRADOSSO DEL SOLAIO DI APPOGGIO DI UNA COSTRUZIONE A STRUTTURA IN LEGNO, DI ALMENO 15 CENTIMETRI.

A proposito dell’appoggio della casa in legno sul basamento in calcestruzzo, ho letto su un articolo in questo sito del 2012 (Rischio allagamento per le case in legno) che in Germania ed in Austria quest’ultimo deve essere posto almeno 15 cm sopra il terreno circostante.
Mi chiedo il perché, visto che non credo sia questa la soluzione all’umidità di risalita che danneggia la struttura in legno.
Le soluzioni penso siano appunto altre e mi piacerebbe sapere quali ritenete più valide, visto che sarei intenzionato a realizzare la casa in legno.


La platea rialzata è ovviamente una delle possibili soluzioni al problema delle risalite di umidità dal suolo, ma non certamente l’unica.
Bisogna considerare che in Germania ed Austria, paesi a larghissima diffusione di costruzioni prefabbricate in legno da molti decenni, vi è abbondanza di precipitazioni a carattere nevoso nei mesi invernali.
La neve si può ovviamente accumulare attorno alle pareti della costruzione e, disgelando, può infiltrarsi per capillarità all’interno dei muri.
Un distacco dal terreno di 15 centimetri è però sufficiente per fare defluire l’acqua di scioglimento al di sotto della zona di attacco della parete sul solaio, come previsto dalle normative DIN, rispettate da tutti i costruttori di questi paesi ed applicate anche da Tedeschi ed Austriaci anche in Italia.

Tale accorgimento presenta notevoli vantaggi e garantisce la salubrità dell’edificio, ma presenta un piccolo inconveniente, in quanto la quota interna del pavimento del piano terra sarà rialzata rispetto al terreno circostante di 15 centimetri + tutto ciò che si trova al di sopra della soletta grezza (sottofondo alleggerito, riscaldamento a pavimento – se presente, massetto, colla e piastrelle), ovvero di altri 15 centimetri circa.
Per questo motivo le abitazioni prefabbricate tedesche ed austriache sono (quasi) sempre accessibili mediante un paio di gradini e questo comporta necessariamente qualche problematica in più nel nostro paese, soprattutto per garantire il rispetto delle norme per il superamento delle barriere architettoniche.

Avendo già realizzato parecchi edifici in legno con alcuni di questi costruttori, ho quasi sempre dovuto adattare la progettazione tanto alla normativa disabili, quanto alle norme DIN, in quanto il mancato rispetto in fase esecutiva di tali prescrizioni comporta la decadenza delle garanzie trentennali.
Esistono peraltro alcune possibili varianti che prevedono la posa di una canalina di drenaggio grigliata attorno all’edificio in grado di intercettare e fare defluire l’acqua lontano dalla costruzione o convogliandola ad un pozzo perdente.
Ovviamente possono funzionare egregiamente anche sistemi alternativi in grado di impedire efficacemente le risalite per capillarità nelle pareti, ricordando che affidarsi alle sole guaine impermeabilizzanti potrebbe risultare insufficiente a lungo andare.

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