COSTO DI UNA VARIANTE E RISCHIO SALSEDINE
CHI VIVE IN ZONE VICINE AL MARE CONOSCE BENE GLI EFFETTI DELETERI DELLA SALSEDINE CHE PORTANO AD UN RAPIDO INVECCHIAMENTO MOLTE PARTI DEL FABBRICATO, IMPONENDO FREQUENTI INTERVENTI DI MANUTENZIONE SUGLI ESTERNI.
Buongiorno, stiamo per acquistare un lotto di 650 metri quadri con il progetto già approvato.
Volendo edificare con una ditta di case prefabbricate, bisogna presentare un altro progetto?
Inoltre vorrei sapere se ci sono controindicazioni con questo tipo di strutture trattandosi di una zona marittima e quindi con problemi di salsedine.
Realizzando un progetto adattato a nuovi spessori esecutivi dovuti al passaggio ad una struttura in legno, probabilmente sarà inevitabile la presentazione di una variante alla versione progettuale precedentemente approvata.
Quasi sempre l’iter burocratico risulta semplificato e può essere limitato ad una D.I.A. (denuncia di inizio attività) o S.C.I.A (segnalazione certificata di inizio attività), pratiche abbastanza snelle, che permettono di iniziare i lavori in tempi brevi.
Tale adattamento risulta quasi inevitabile, in quanto gli edifici in muratura presentano spessori maggiori per i tamponamenti esterni (intorno ai 40 cm, contro i 30 delle case di legno) ed inferiori per le tramezze (10-11 cm, contro 13-15 delle pareti in legno), così come, molto probabilmente, spariranno dalla pianta alcuni pilastri in cemento armato.
E’ probabile inoltre che alcune esigenze funzionali non coincidano con quanto indicato in progetto e che i fori di facciata subiscano qualche modifica dimensionale.
Una variante è certamente un piccolo costo in più, ma non mi spaventerei troppo e la metterei in conto senza troppi problemi tra le spese complessive della costruzione.
Vivere vicino al mare è certamente una grande fortuna (chiedere a chi abita in una grande città del nord…), ma presenta anche qualche piccolo inconveniente.
L’azione della salsedine, presente naturalmente nell’aria e trasportata dai venti verso l’entroterra, risulta molto aggressiva sugli esterni degli edifici, causando il disgregamento di tinteggiature ed intonaci delle facciate ed il deterioramento delle parti in legno lasciate a vista, come infissi, scuretti, sporgenze di gronda del tetto.
Si tratta di un problema generalizzato e certamente non specifico degli edifici a struttura lignea.
Le case prefabbricate possono essere edificate in zone marittime senza particolari timori, con l’accortezza di evitare il più possibile la presenza all’esterno di parti in legno.
E’ sufficiente optare per serramenti esterni in pvc o con protezione in alluminio, tapparelle o oscuranti in alluminio.
Le sporgenze del tetto possono essere chiuse evitando qualsiasi elemento in legno lasciato a vista.
Generalmente l’intonachino colorato posato dalle ditte del settore è di buona qualità, garantendo un’elevata tenuta negli anni.
Per questi motivi, le problematiche di un edificio in legno correttamente concepito, pur non sottovalutando l’azione logorante della salsedine, non sono certamente superiori a quelle riscontrabili sulle costruzioni in muratura tradizionale.