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IL PACCHETTO DELLA PARETE ESTERNA

IL PACCHETTO DELLA PARETE ESTERNA

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LA GUIDA ALLE CASE PREFABBRICATE CONTRIBUISCE A FORNIRE UNO STRUMENTO PRATICO AL CLIENTE, AIUTANDOLO A COMPRENDERE MEGLIO GLI ASPETTI ANCHE TECNICI DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO.

Ho un dubbio che mi assale per lo spessore delle pareti delle case in legno.
La maggior parte delle ditte costruttrici offre una parete standard da 26-30 cm, garantendo un buon isolamento termico anche per l’estate; io invece penso che per i mesi estivi in pianura ci sia bisogno di una parete più grossa (almeno da 32-33 cm) per aumentarne la trasmittanza termica; penso anche che ci debba essere un isolamento il più possibile di fibra di legno o magari di sughero anche ovviamente per chi come me e’ orientato per una casa il più possibile biologica.
Detto questo, se avesse un costo ragionevole io metterei come isolante la lana di pecora (penso sia il massimo).


Una parete di spessore inferiore a 30 cm (se ben concepita) permette un isolamento termico elevato in senso assoluto.
Per comprendere meglio, un muro esterno in laterizio (ovviamente non isolato) dovrebbe avere uno spessore pari a 70-80 cm per raggiungere le medesime prestazioni energetiche in regime invernale; chiaramente anche il settore delle costruzioni tradizionali ha iniziato a comprendere che senza isolanti – cappotti ed intercapedini – non si va lontano nei prossimi anni.
Il vantaggio delle case in legno è comunque notevole, soprattutto in termini di isolamento termico durante i mesi freddi.

Come ribadito in molte occasioni, la coibentazione estiva richiede che le partizioni esterne (pareti e tetto) sappiano smorzare l’onda di calore, sfasando di molte ore l’ingresso del caldo dall’esterno all’interno dell’edificio.

Questo risultato è raggiungibile nelle pareti a telaio realizzando muri con una certa “massa” e inerzia termica, requisito ottenibile utilizzando materiali isolanti ad elevata densità.

La lana di pecora è un eccellente prodotto biologico, ma i suoi costi sono molto alti, così come il prezzo delle pareti in cui viene impiegato il sughero come cappotto.
Negli ultimi anni, la tendenza delle aziende di case prefabbricate è di privilegiare la fibra di legnorispetto alle lane minerali (leggere e meno performanti durante i mesi estivi).
Uno spessore maggiore del muro comporterebbe costi ingenti, senza particolari vantaggi sulle bollette energetiche.
Va ribadito che quasi tutti i costruttori di edifici in legno offrono una o due pareti standard e alcune “variazioni sul tema”.

Il processo produttivo delle aziende prefabbricatrici (non tutte, quindi), di tipo industriale, non consente di personalizzare gli spessori a piacimento del cliente, ma si dovrà scegliere all’interno del listino la soluzione più adatta.
Il cliente non dovrebbe avventurarsi in elucubrazioni troppo tecniche, limitandosi a ricercare l’azienda di case in legno più idonea per prezzo, completezza dell’offerta, garanzie, valori termici complessivi, non fissandosi sul singolo materiale o spessore.
Il problema dell’isolamento estivo, ad esempio, è piuttosto complesso e va affrontato agendo non solo sulla composizione della parete, ma schermando le vetrate esposte alla radiazione solare e realizzando un tetto adeguato (ventilato ed efficacemente isolato dal caldo).

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