Architetto Paolo Crivellaro
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Paolo Crivellaro
ESPERTO IN BIOEDILIZIA
UNA VILLA IN LEGNO TROPICALE

UNA VILLA IN LEGNO TROPICALE

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LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO A BASSO CONSUMO ENERGETICO NASCONO IN GERMANIA NEGLI ANNI SETTANTA PER COSTRUIRE EDIFICI TERMICAMENTE MOLTO ISOLATI, SOPRATTUTTO IN REGIME CLIMATICO INVERNALE.

Entro fine anno ho intenzione di costruire una casa all’estero (per la precisione nello Sri Lanka) per avere un alloggio quando vado in vacanza.
Stavo pensando di realizzare in loco una casa prefabbricata, ma non penso esistano imprese nello Sri Lanka di questo settore.
Eventualmente valutavo anche l’eventuale costruzione di una casa con struttura in legno, vista l’abbondanza in questo paese e il costo assai ridotto.
Chiedevo se ha dei consigli da darmi (contatti di imprese all’estero o che effettuano lavori all’estero) e se ne vale la pena.


Le moderne case in legno sono edifici energeticamente molto performanti, in grado di isolare efficacemente non solo nei mesi freddi, ma anche in condizioni di alte temperature, tipiche delle estati alle nostre latitudini ed è sicuramente possibile concepire soluzioni tecnico-costruttive specifiche per i climi caldi mediterranei.
E’ fondamentale comprendere che una parete in legno troppo leggera, perfetta per isolare dal freddo, risulta piuttosto inadeguata di fronte a temperature elevate con un alto coefficiente di insolazione.
In Italia, non solo al centro sud, si raggiungono picchi di calore notevoli, con temperature che possono avvicinarsi ai 35-40° nei mesi estivi.

E’ pertanto necessario che le vetrate vengano adeguatamente schermate e che l’involucro opaco del fabbricato (tetto e pareti esterne) possegga una notevole inerzia termica, obiettivo non facilmente raggiungibile, in quanto i pannelli isolanti sono per loro natura “leggeri”.

Un buon compromesso tra isolamento termico estivo ed invernale si raggiunge impiegando pannelli in fibra di legno (o lana di roccia) ad alta densità, in grado di assicurare valori di sfasamento termico corretti, superiori alle 10-12 ore.
L’adozione di una struttura massiccia al posto del tradizionale telaio (come l’xlam), può migliorare ulteriormente i valori di isolamento in regime estivo delle pareti.

Il tutto va abbinato ad una idonea progettazione dell’edificio, che deve rispettare i principi della bioclimatica, evitando il surriscaldamento dovuto ad una scorretta esposizione.

Tali concetti costruttivi possono risultare validi anche in condizioni di clima estremo, come quello della fascia tropicale.Le maggiori difficoltà possono essere legate alla scarsa dimestichezza delle ditte del posto con metodologie e sistemi costruttivi estranei alla cultura edilizia locale.
All’ampia disponibilità del legname (spesso di eccellente qualità), non corrisponde un’adeguata capacità di utilizzo da parte dei montatori e dei progettisti.
In questo caso può essere utile il supporto di un tecnico italiano con esperienza nel settore delle case di legno, in grado di coordinare ogni fase del processo e di fornire i necessari dettagli esecutivi alla ditta costruttrice.

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