I COORDINATORI PER LA SICUREZZA DELLE CASE PREFABBRICATE
PROSEGUENDO L’ANALISI DELLE FIGURE TECNICHE INDISPENSABILI PER LA PRESENTAZIONE E L’ESECUZIONE IN CANTIERE DELLE OPERE, NON SI DEVE DIMENTICARE L’ASPETTO DELLA SICUREZZA, PREVISTO DAL BUON SENSO OLTRE CHE DA UNA SPECIFICA LEGISLAZIONE IN MATERIA.
In Italia la legislazione in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro è particolarmente restrittiva rispetto ad altre realtà europee.
I cantieri edili, in particolare, costituiscono dei luoghi ad alto rischio di infortunio a causa della compresenza di fattori ambientali, macchinari, lavoratori e per le caratteristiche delle opere che prevedono scavi, lavori in quota, carichi sospesi, mezzi meccanici, macchine da taglio o per l’impasto del cemento….
Il CSP (coordinatore della sicurezza in fase di progettazione).
Il CSE (coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione).
Il primo, coincide spesso con il progettista dell’edificio e ha il compito di redigere il “Piano di Sicurezza e Coordinamento”, documento che riassume i rischi dello specifico cantiere per le varie fasi lavorative, adottando i necessari strumenti per la tutela dei lavoratori come i D.P.I (dispositivi di protezione individuali) e tutti gli accorgimenti necessari per ridurre al minimo e possibilmente annullare i rischi connessi al cantiere.
Il PSC contiene il cosiddetto “fascicolo tecnico”, che andrà aggiornato qualora subentrino in corso d’opera delle modifiche alle lavorazioni e che accompagna l’opera per tutta la sua vita.
Esso contiene infatti anche il “Piano di Manutenzione” che include i lavori sulla copertura che andranno effettuati in sicurezza utilizzando i sistemi anticaduta obbligatori per legge per le nuove costruzioni come ganci, ancoraggi e linea vita.
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