LA FLESSIBILITA’ DELLE CASE PREFABBRICATE
LE CASE PREFABBRICATE PREVEDONO CHE IL PROGETTO DEBBA ADATTARSI ALLE SOLUZIONI TECNICHE UTILIZZATE DALL’AZIENDA SCELTA.
QUESTO NON SIGNIFICA CHE DEBBA VENIRNE STRAVOLTO, MA E’ INEVITABILE QUALCHE MODIFICA NELLA FASE ESECUTIVA.
L’agente mi ha garantito la fattibilità di molte soluzioni che, ovviamente, non erano possibili (se l’avessi saputo prima avrei costruito in tradizionale o avrei scelto un’altra azienda di case prefabbricate).
Adesso è un po’ tardi, ma mi viene voglia di lasciargli la caparra e mollare tutto.
Sarebbe bello sapere cosa è stato violentato del suo progetto originario e perché l’agente della ditta di case in legno ha adottato questa strategia di vendita, ma posso solo fare delle ipotesi.
Partire con la convinzione di costruire una casa in legno costituisce un notevole vantaggio rispetto al risultato finale.
Ancora meglio sarebbe conoscere in anticipo la tecnica costruttiva da adottare e la ditta selezionata.
Senza arrivare a questo punto, se desideriamo una casa in legno a basso consumo, chiediamo al nostro tecnico di fare lo sforzo di calarsi nella realtà delle case prefabbricate.
I vantaggi per il progettista sono molteplici, soprattutto in sede di elaborazione dei disegni esecutivi e dei dettagli.
Se il progetto nasce su queste basi, gli interventi della ditta saranno minimi e comunque accettabili.
Ogni ditta di case prefabbricate in legno ha limiti e punti di forza, per cui anche la scelta dell’azienda costruttiva andrà basata sulla capacità di quest’ultima di fornire una sistema costruttivo rispondente alle nostre esigenze.
Solitamente le piccole ditte di case in legno non si affidano alla prefabbricazione, ma arrivano in cantiere con il materiale e montano in opera la struttura.Il taglio del legno viene fatto su misura ed è possibile accontentare il cliente in quanto non esistono misure standard.
Solitamente vengono offerte varie tipologie di pareti, tetti e solai, sufficienti ad accontentare la maggior parte delle esigenze.
Molti clienti (che sia il suo caso?) vorrebbero personalizzare lo spessore dei muri o la stratificazione dei materiali, pur non configurandosi un reale vantaggio.
Faccio un banale esempio.
Supponiamo che la ditta di case prefabbricate scelta offra una parete base a telaioin abete massiccio da 20 cm, e che le variazioni consistano nella scelta del cappotto (in polistirene o fibra minerale) e nello spessore dello stesso (da 4 o 10 cm), nelle opzioni per l’isolante interno (lana di roccia o fibra di legno), nel tipo di pannelli impiegati (multistrato o truciolare).Il cliente pignolo vorrebbe che i montanti fossero in lamellare da 16 cm, richiede una fibra di legno a densità maggiorata e un cappotto sempre in fibra di legno da 6 cm.
A questo punto la ditta di case prefabbricate dovrebbe stravolgere il proprio processo produttivo, producendo il materiale fuori standard (possibile, ma a prezzi molto superiori), acquistando gli isolamenti da altri produttori (con una fornitura limitata ad una singola abitazione).
Esiste inoltre un problema legato alle garanzie fornite dal costruttore.
A volte riescono ad accontentare queste esigenze, altre volte si limitano a qualche promessa prima della campionatura…
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