TERRENI E CASE PREFABBRICATE IN LEGNO
IL GRANDE POTENZIALE DELLE CASE PREFABBRICATE TROVA UN GRANDE FRENO ALLA DIFFUSIONE DI QUESTE ABITAZIONI NELLA CRONICA CARENZA DI TERRENI EDIFICABILI, AL CONTRARIO DI QUANTO ACCADE IN MOLTE ZONE D’EUROPA.
Il terreno deve dunque essere edificabile e la scelta del metodo costruttivo da adottare (in legno o tradizionale) dipenderà dalle necessarie valutazioni tecnico-economiche che il cliente dovrà fare, possibilmente supportato dal proprio tecnico.
Le case in legno sono pertanto un’alternativa alla muratura, i cui costi appaiono in ogni caso interessanti, soprattutto di fronte alle esigenze di realizzare un edificio moderno ed efficiente energeticamente.
Costruire oggi in muratura può infatti portare a spendere cifre importanti, con scarso controllo sui costi e sui tempi di realizzazione, punti di forza delle case prefabbricate in legno, realizzabili in pochi mesi a prezzo certo e bloccato.
Se il nostro sogno è dunque quello di costruire un’abitazione da zero, le case prefabbricate possono abbassare la spesa complessiva rispetto alla muratura tradizionale, con un’ottima pianificazione finanziaria degli importi, limitando al minimo il rischio di superare il budget di spesa.
Chiaramente il mercato immobiliare esistente, con prezzi in (timida, ma costante) discesa, ampia disponibilità di alloggi di varie tipologie e dimensioni, offre interessanti soluzioni abitative, senz’altro competitive sotto l’aspetto puramente economico, rispetto all’acquisto di un terreno ed alla successiva progettazione e costruzione.
Vi infatti un aspetto importante relativo ai tempi complessivi che trascorrono dal rogito del lotto al chiavi in mano.
Una casa da realizzare ex-novo richiede un progetto edilizio che, per quanto semplice, comporta fisiologici tempi di ideazione e messa a punto.
L’ottenimento di un permesso a costruire non è certamente agevole e possono passare parecchi mesi prima di essere in grado di iniziare il cantiere vero e proprio.
Rivolgersi direttamente al mercato immobiliare resta una strada veloce ed economica, anche se la disponibilità di alloggi a basso consumo energetico è sostanzialmente nulla.
Se il nostro sogno è quello di ricevere bollette leggere e godere di un comfort abitativo sano e naturale, i pochi edifici esistenti che rispondono alle nostre esigenze difficilmente saranno reperibili a prezzi abbordabili.
Seguendo i consigli che trovate nei miei articoli è comunque possibile indirizzarvi verso una progettazione pratica ed intelligente che permette di abbassare la spesa complessiva di costruzione, senza compromessi o rinunce.
Un edificio a pianta semplice e compatta, possibilmente distribuito su due piani (le case prefabbricate monopiano costano sempre di più) può offrire alte prestazioni energetiche, con un sensibile risparmio sul prezzo di acquisto.
Se le case prefabbricate in legno sembrano ancora troppo care, soprattutto per l’incidenza dell’acquisto del terreno, è sempre possibile pensare ad un fabbricato bifamiliare.
Potranno essere ripartite le spese di acquisto del lotto stesso, ma anche i costi di progettazione e realizzazione (su cui gravano molti oneri fissi).
La ricerca del terreno non è stata semplice. La prima difficoltà è stata trovare un terreno di dimensioni ridotte, cercavo un appezzamento ridotto, inferiore ai 1.000m2 e sembrava ci fossero solo lotti adatti a imprese edili. Alla fine ho trovato un terreno urbanizzato che faceva al caso mio, e ad un prezzo abbordabile per essere situato in una zona per me incantevole e comoda, ma ancora, per fortuna, non così appetibile dal mercato. Inoltre non aveva vicino il metanodotto, ma per me questo era ininfluente, perchè avevo già idea di utilizzare una pompa di calore e di avere una cucina elettrica, e ovviamente i pannelli fotovoltaici sul tetto per coprire il mio fabbisogno di energia elettrica.
Certo, una casa in legno è esattamente una casa! Inizialmente la commissione edilizia di paesi non ancora abituati a vedere progetti di questo genere potrebbe rimanere stupefatta e c’è il rischio di una bocciatura della concessione, ma credo che la sensibilità su questa tipologia costruttiva si stia evolvendo. Nel PEC nel quale sono andata a costruire la mia casa in legno c’erano regole ferree, ma nessuna aveva pensato (10 anni fa, tempo al quale risale il PEC) a case di legno. Quindi non erano previste neppure proibizioni esplicite sul materiale di costruzione. Tutto il resto ha seguito le indicazioni del PEC(colore, tipo di rifiniture estere, muri perimetrali, inclinazione del tetto ecc) e il progetto, anche grazie a un geometra molto ben preparato, è stato accolto al primo tentativo.