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ESPERTO IN BIOEDILIZIA
LE CERTIFICAZIONI DELLE CASE PREFABBRICATE

LE CERTIFICAZIONI DELLE CASE PREFABBRICATE

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QUANTO SONO ATTENDIBILI I DATI FORNITI AL CLIENTE DALLE AZIENDE DI CASE PREFABBRICATE?
COME E’ REGOLAMENTATO IL SETTORE E CHE NORMATIVA NE CERTIFICA GLI STANDARD?

Le case prefabbricate sono una tecnologia ormai matura, che viene sviluppata da parecchi decenni, in particolare in Germania.
In Italia ci stiamo avvicinando da poco alle case in legno, in parte frenati dalla scarsa cultura costruttiva e dalla conoscenza approssimativa di questo materiale e delle sue potenzialità.
Negli ultimi anni molte cose sono cambiate.
Il cliente che si avvicina alle case prefabbricate è piuttosto preparato, conosce molti termini tecnici e pretende di conoscere le caratteristiche costrittive ed i valori (energetici ed acustici) delle principali parti componenti l’edificio.
Sfasamento, trasmittanza, attenuazione acustica, classe energetica. Sono concetti ben chiari che vanno comunicati dalle ditte di case in legno e che saranno oggetto di scrupolosa valutazione e motivo di scelta del costruttore della propria abitazione.

Ma quanto sono veritieri questi dati e chi ne controlla l’autenticità?
Ed ancora, esiste qualche organo di ispezione e garanzia?
Si e no, almeno nel nostro paese.
In Germania (o in Austria) il settore delle case prefabbricate in legno è fortemente regolamentato.
Le aziende costruttrici sono sottoposte a controlli della produzione pressoché quotidiani, ad opera di ispettori e certificatori.
Tutto il processo, dal taglio sino all’assemblaggio delle pareti è costantemente vigilato secondo un controllo qualità severo ed approfondito, che assicura, mediante prove e misurazioni a campione, la conformità agli standard previsti e l’eliminazione dei difetti dalla produzione.

A monte sono pertanto stati definiti dei requisiti qualitativi che permettono alle aziende di fregiarsi dei marchi dei vari istituti di certificazione e di marchi di qualità, il cui valore effettivo dipende dall’autorevolezza dell’ente erogatore.
Tutto ciò deve interessare il cliente finale e non è da considerare una semplice collezione di bollini senza significato.
Un azienda di case prefabbricate in grado di esibire, ad esempio, una partnership con l’agenzia CasaClima di Bolzano deve assicurare la rispondenza a ben determinati parametri qualitativi.
Si tratta molto più che un valore aggiunto. Sul mercato si trovano molte ditte costruttrici (ed importatrici) assai lontane dagli standard tedeschi od austriaci.
I dati possono essere veritieri (perché pensare sempre male?), ma possono essere verificabili solo a posteriori, a montaggio avvenuto.

I prezzi, di poco più bassi rispetto alle aziende più conosciute, non sempre giustificano l’acquisto, a fronte di valori opinabili e spesso gonfiati, legni poco stagionati, isolanti a bassa densità, assemblaggi poco precisi, componentistica non certificata.
Rispetto a quest’ultimo punto, va ribadita l’importanza della ferramenta (ancoraggi, viti e bulloni) che ha lo scopo di fissare l’edificio alle fondazioni e di legare le pareti tra loro.
E’ evidente che, anche e soprattutto ai fini statici, i prodotti certificati sono calcolabili, mentre gli elementi artigianali, meno costosi, non garantiscono valori certi.
Non sono rare le case prefabbricate in legno che non superano il collaudo finale della struttura (situazione estremamente critica, che non auguro a nessuno).
Oltre a CasaClima, grande importanza rivestono i marchi di certificazione internazionali.

In Europa esistono varie associazioni ed istituti di controllo estremamente qualificati come l’Associazione Tedesca Costruttori Case in Legno (BDF – Bundesverband Deutscher Fertigbau), il Qualitatsgemeinschaft Deutscher Fertigbau (QDF), il Gotegemeinschaft Deutscher Fertigbau (GDF), BS Holz, PEFC, FSC, Klima Aktiv (una sorta di CasaClima Austriaca), oltre ai marchi di qualità RAL e CE.
Quando scegliamo il costruttore di case in legno per la nostra abitazione, può essere un parametro importante da verificare.
Gli standard costruttivi europei sono i più alti al mondo.
Quando si parla di qualità delle case prefabbricate non si tratta un semplice slogan, ma di misurazioni e controlli severi effettuati da istituti di certificazione esterni che vanno a sommare al sistema di controllo interno.

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4 Commenti

  1. Avatar
    Anonymous Febbraio 19, 2011

    …Complimenti all’articolo, davvero di grande informazione..
    A dire vero, capisco poco di case prefabbricate e ancora meno delle certificazione delle case prefabbricate, ora dopo che ho letto l’articolo, capisco qualcosa in più…
    Fra le tante aziende che producono le case in legno, speriamo siano tutte in grado di garantire la certificazione… Ad esempio, io sto valutando di costruire fra circa 6 mesi, ( mi servono i tempi burocratici per vaere certi permessi ecc, pensavo all’opzione delle case prefabbricate in legno, per una questione anche ecologica, sto valutando fra tante aziende, ma fin’ora non ho trovato un buon rapporto qualità-prezzo.. Ho visistato questo sito, hhttp://www.rensch-haus.it, ma conosco poco i loro lavori,se qualcuno conosce da vicino e potrebbe indicarmi com’è la qualità…

    Grazie mille

  2. Avatar
    Anonymous Aprile 02, 2011

    Non so se ti è ancora utile ma trovi una recensione sulla resch-haus sul seguente sito:www.casapassiva.com alla voce case prefabbricate.Credo che abbia una buona fama comunque.

  3. Avatar
    Anonymous Aprile 02, 2011

    Per quanto mi riguarda la questione è resa più complessa dal fatto che molte aziende italiane vantano dei brevetti propri le cui differenze con i sistemi tradizionali (a parte il nome) mi sfuggono. Proprio oggi, navigando mi sono imbattuta in una azienda toscana che ha brevettato una bio parete legno – sughero – legno. La ditta garantisce la classe A e Passiva e presenta tutti i dati tecnici che sono evidentemente interessanti ma nessun “bollino” di garanzia.Perchè? Ci possono essere motivi per i quali le ditte non accedono alle certificazioni nonostante la qualità dei loro prodotti?

    Livia.

  4. Avatar
    ARCH. PAOLO CRIVELLARO Aprile 03, 2011

    Purtroppo tutto il settore della bioedilizia non è sottoposto ad una seria normativa di certificazione. Le cose dovrebbero cambiare in futuro, ma dobbiamo accontentarci, fidandoci di quanto dichiarato dai produttori. Per questo motivo invito a dare importanza ai “bollini” dei vari istituti internazionali.

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